Il 17 maggio del 1990 l’omosessualità fu rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dal 2007, in questo giorno, ogni anno, si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia quale momento di riflessione e azione per denunciare e lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale.
“La Città Metropolitana di Firenze – spiega Benedetta Albanese, consigliera delegata della Metrocittà – promuove il superamento delle situazioni di discriminazione nei confronti dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere di ogni singolo individuo. Per questo, nel 2015, ha riconfermato l’adesione, firmata tre anni prima dalla allora Provincia di Firenze, alla Rete Re.a.dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere)”.
La Metrocittà ha aderito tra l’altro all’iniziativa dell’amministrazione comunale di Firenze che espone la bandiera arcobaleno dal balcone della Sala di Clemente VII di Palazzo Vecchio, l’ufficio del sindaco Dario Nardella. La bandiera è esposta anche sulla facciata di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana.
“Il rispetto e la dignità spettano a tutte le persone al di là dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere – afferma l’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro – e non sono accettabili le violenze, le torture e la negazione dei diritti umani come è avvenuto nell’aprile scorso nella cittadina russa di Argun nella Repubblica Cecena, dove è stata scoperta una prigione segreta dove alcuni omosessuali sono stati detenuti illegalmente e sistematicamente torturati”.
Circa la Rete Re.a.dy, essa è nata in Italia dal 2006 su iniziativa di un gruppo di amministrazioni tra cui la Regione Toscana, si propone di favorire politiche locali di parità rispetto all’orientamento sessuale e all’identità di genere e di diffondere buone prassi sul territorio nazionale, al fine di contrastare le discriminazioni e promuovere una cultura del rispetto reciproco in cui le differenze siano considerate una risorsa da valorizzare. Alla Rete possono aderire Regioni, Province, Comuni, Associazioni di Enti Locali, Istituzioni e Organismi di parità.
Nel 2017 le amministrazioni toscane aderenti alla Rete Re.a.dy sono 27: nel territorio metropolitano hanno aderito, oltre alla Città Metropolitana di Firenze, il Comune di Capraia e Limite, il Comune di Certaldo, il Comune di Firenze, il Comune di Montespertoli, il Comune di Pontassieve, la Consiglierà di Parità della Città Metropolitana.
Alcune delle iniziative per la giornata contro l’omofobia nella Città Metropolitana
Borgo San Lorenzo
Al Teatro Don Bosco giovedì 11 Maggio ore 21.30 in scena lo spettacolo “Lo squalo che brilla” presentato dagli Apicultori, laboratorio teatrale del “Giotto Ulivi” che affronta tematiche di emarginazione, bullismo omofobia. Regia di Anna Scalabrini. Seguiranno 3 repliche nell’Auditorium della scuola, a Prato e a Vicchio;
il 12 Maggio ore 21,00 presso l’Auditorium del Centro d’Incontro, Piazza Dante 33, si esibirà il Coro CONfusion migrazioni sonore con un dibattito in apertura su omofobia e diritti;
il 17 maggio ore 14,00 Flash Mob contro l’omofobia con gli alunni e le alunne della scuola media “Giovanni della Casa “;
il 18 maggio ore 15,00 al Centro d’Incontro, Flash mob e installazione a cura del Centro Remida
Campi Bisenzio
Dal 17 al 27 Maggio, il Comune di Campi esporrà sul lato del Teatro Dante Carlo Monni (adibito di consueto ad ospitare il cartellone della stagione), una bandiera Arcobaleno lunga circa 7 metri.
Montespertoli
Il Comune di Montespertoli ha concesso il patrocinio per il Toscana Gay Pride del 27 maggio ad Arezzo ed espone le bandiere Arcobaleno dal 17 al 27 maggio.