La Città Metropolitana di Firenze insieme ai due Centri Antiviolenza che operano sul territorio Artemisia e Lilith, in collaborazione con Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confindustria, Arti (Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) e il Comitato unico di garanzia (Cug) della Metrocittà, stanno realizzando in questi ultimi mesi del 2022 e porteranno avanti nei primi mesi del 2023 un progetto di sensibilizzazione, “Noi ci siamo”, sul tema della violenza di genere rivolti alle aziende e alle imprese artigiane, commerciali e industriali.
Angela Bagni, consigliera della Metrocittà con delega alle Pari Opportunità, sottolinea come per la Città Metropolitana “sostenere, peraltro con risorse proprie, un intervento concreto come questo sia un buon modo di celebrare la Giornata del 25 novembre contro la violenza di genere. Il mondo del lavoro può fare molto per combattere la violenza contro le donne. Per quante vivono situazioni di violenza l’ambiente lavorativo può essere infatti l’ambito dove esprimere le loro capacità e costruire relazioni di rispetto e fiducia”.
Molti sono i segnali di disagio legati alla violenza che possono essere intercettati dai colleghi o dai datori di lavoro. Non solo, ci sono imprese commerciali e artigiane frequentate soprattutto da donne in cui il contatto con le clienti può essere diretto e personale e creare situazioni di confidenza o comunque può dar modo all’operatrice di leggere accenni a situazioni di difficoltà. E’ emersa spesso, infatti, la richiesta di formazione da parte di molte aziende e di molti professionisti, che spesso si trovano a doversi interfacciare con donne vittime di violenza e a non avere strumenti per potersi relazionare in maniera corretta.
La violenza contro le donne è un allarme sociale, pertanto tutte le componenti attive della comunità devono essere attrezzate a individuare le tracce di questo fenomeno. L’aspetto culturale gioca un ruolo fondamentale, alimentando e rafforzando stereotipi di genere che sono alla base di comportamenti violenti o della loro sottovalutazione. Pertanto è giusto intervenire con una capillare sensibilizzazione, partendo dalla promozione delle pari opportunità e del contrasto agli stereotipi di genere, oltre che diffondere conoscenze sul tema della violenza di genere.
Il progetto, realizzato da Artemisia nelle zone di Mugello, Nord Ovest, Sud Est e Firenze, e da Lilith nella zona Empolese Valdelsa, nasce con l’obiettivo generale di sensibilizzare al tema della violenza di genere, agli stereotipi ad essa legati alle forme di sessismo che la alimentano, dipendenti e datori di lavoro delle imprese del territorio, al fine di fornire loro gli strumenti per riconoscere i segnali di violenza e dare un primo supporto alle donne che ne sono vittime. Per questo il Progetto si chiama “Noi ci siamo”.
In particolare quindi le finalità degli interventi sono quelle di: proporre una riflessione sugli stereotipi legati al genere; riconoscere le forme ed i tipi di violenza specialmente quando sono meno visibili; sviluppare una sensibilità sul problema della violenza di genere, sui significati e sulle ricadute di una esperienza traumatica, nonché una profonda capacità di ascolto e di accoglienza; conoscere il ruolo ed il funzionamento dei Centri Antiviolenza; saper orientare le vittime verso servizi specializzati nella tutela di donne e minori.
Il primo incontro di presentazione del Progetto “Noi ci siamo” si terrà il 5 dicembre alle ore 15 in Palazzo Medici Riccardi e potrà essere seguito anche da remoto.
Creare una rete intorno al numero antiviolenza e stalking 1522. Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Per avere aiuto o anche solo un consiglio chiama il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari).
L’elenco degli sportelli antiviolenza sul territorio della Città metropolitana di Firenze