“L’8 marzo è una data decisiva per concentrare l’attenzione di tutti su un un lavoro tenace, da portare avanti tutti i giorni, a difesa delle donne”: Benedetta Albanese, consigliera delegata della Città Metropolitana di Firenze, rivolge in particolare “un pensiero di affetto e di particolare attenzione alle donne disabili: esse hanno bisogno della certezza di un sostegno nella ricerca di un lavoro e nella garanzia delle forme di assistenza che per diversi gradi non costringano una vita ad essere identificata con un limite. I limiti, non solo dei disabili, si superano sempre e soltanto insieme”.
“Si devono aprire gli occhi” anche sul mondo delle libere professioni e sul rapporto, anche in questo caso, tra lavoro, progressione e sostegno alla maternità. Venerdì 10 marzo, in particolare, la Città Metropolitana di Firenze e l’Associazione Donne Architetto presenteranno ‘La carta etica per l’uguaglianza e le pari opportunità nella professione di architetto’ in un convegno (qui il programma) nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, con inizio lavori alle ore 14.30.
Intanto, contro la violenza di genere, la Città Metropolitana di Firenze ha investito 63.770,20 euro ai due Centri Antiviolenza operanti sul territorio della Città Metropolitana, gestiti rispettivamente dall’Associazione ‘Artemisia Onlus’ di Firenze e dal ‘Centro Aiuto Donna Lilith’ delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli. I due Centri offrono un sistema integrato di servizi (che vanno dalla consulenza e sostegno psicologico, all’accompagnamento nel percorso giuridico e di recupero psicosociale, a interventi di tutela e protezione) che permette di prendersi cura dell’intero nucleo familiare vittima di violenza domestica. Entrambi i Cav (Centri Antiviolenza) hanno la possibilità di accogliere le donne e i loro figli, che hanno necessità di essere allontanati da una situazione pericolosa, in luoghi sicuri e protetti, a indirizzo segreto, le Case Rifugio.
Un’altra parte delle risorse assegnate dalla Regione alla Città Metropolitana di Firenze, pari a € 72.360,87, è stata destinata agli interventi di rete. “Il percorso di uscita dalla violenza infatti, sia per le donne che per i minori, richiede una presa in carico complessa che – ha spiegato Albanese – deve tener conto di più aspetti — sanitari, psicologici, legali, sociali, giuridici, abitativi, di inserimento lavorativo — in un’ottica complessiva, nonché prevedere un continuo monitoraggio della singola situazione e un’azione coordinata con il servizio sociale territoriale, i servizi sanitari, le forze dell’ordine e tutti gli attori coinvolti nella sua realizzazione”.
La Città Metropolitana di Firenze ha dunque erogato tutte le risorse che le sono state assegnate, nel 2015, contro la violenza di genere, per un totale di euro 136.131,07. Portati avanti inoltre gli interventi contro l’omofobia e le discriminazioni per orientamento sessuale.