Il Corridoio Vasariano
Stanno per iniziare i lavori per la riapertura del Corridoio Vasariano. Il famoso passaggio fu progettato da Giorgio Vasari per consentire ai Granduchi di muoversi in sicurezza dalla loro residenza privata in Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio, e venne realizzato per iniziativa del Duca Cosimo I de’ Medici nel 1565, in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d’Austria. I lavori odierni di ripristino cominceranno dopo Pasqua e sono previsti per la durata di circa un anno. L’inaugurazione dovrebbe svolgersi in data 27 maggio 2022, come auspica fortemente il direttore degli Uffizi Eike Schmidt; questa è una data connotata da un alto valore simbolico, perché è l’anniversario della strage dei Georgofili del 1993, in cui oltre al danneggiamento del Corridoio e di opere d’arte degli Uffizi, persero la vita cinque persone.
In passato il Corridoio Vasariano apriva solo in certi periodi dell’anno su prenotazione e non sempre era possibile inserirsi nel calendario a causa delle numerosissime richieste che giungevano da tutto il mondo; poi è rimasto chiuso dal 2016 per motivi di sicurezza. Adesso riaprirà in modo ordinario al grande pubblico con un percorso e un biglietto speciale e sarà completamente accessibile ai disabili. Il percorso avrà una vocazione panoramica, con la possibilità di ammirare il centro di Firenze dalle 73 finestre che saranno riaperte (finora molte erano oscurate a protezione dei dipinti) e una storica, in quanto due punti del camminamento ospiteranno memoriali: il primo sarà ubicato in corrispondenza di Via dei Georgofili, da dove è possibile vedere il punto in cui esplose l’ordigno della strage; il secondo si troverà appena passato Ponte Vecchio e sarà dedicato al tema della devastazione perpetrata dalle truppe naziste nel centro storico durante la Seconda Guerra Mondiale. Al momento è previsto che il Corridoio possa contenere al suo interno fino a 125 persone in contemporanea, che entreranno dal piano terreno nell’ala di Ponente degli Uffizi e usciranno dal Giardino di Boboli oppure proseguiranno all’interno di Palazzo Pitti, con l’accesso già incluso nel biglietto. Cambierà anche l’allestimento del Corridoio: dal 1973 al 2016 ha ospitato la collezione di autoritratti, una raccolta unica al mondo, avviata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo de’ Medici e che continua fino ai nostri giorni. Gli autoritratti saranno allestiti già da quest’anno all’interno degli Uffizi, dove per volontà del nipote Cosimo III de’ Medici erano stati esposti dal Seicento alla metà del Novecento.