Il bilancio di genere è uno strumento che mira a realizzare una maggiore trasparenza sulla destinazione delle risorse di bilancio degli enti pubblici, e sull’impatto di tali risorse su coloro che, a vario titolo, rientrano nella sfera di competenza dell’ente: le amministrazioni possono, grazie al lavoro di raccolta dati, di riflessione e di studio necessari per realizzare il bilancio di genere, valutare e analizzare l’utilizzo delle proprie risorse in un’ottica di genere.
Il bilancio di genere è uno strumento utile per comprendere e valutare le scelte politiche attuate in tema di pari opportunità, per misurare come e quanto determinate scelte operative vanno a impattare e produrre effetti in modo differente su donne e uomini, in relazione ai loro diversi ruoli nella società. Inoltre è uno strumento utile a indagare le disparità presenti nell’organizzazione interna di un’amministrazione.
Lo strumento del bilancio di genere consente di:
• analizzare le differenze tra uomini e donne – sia per quanto concerne la popolazione, sia sul piano dell’organizzazione di un ente – in merito a dinamiche familiari, economiche e sociali, livelli occupazionali e salariali, ruoli apicali politici e amministrativo-gestionale;
• valutare in quali ambiti sia necessario intervenire e quali politiche pubbliche un ente possa attuare per contrastare le diseguaglianze di genere, attraverso la redazione del Gender Equality Plan (Piano per la parità di genere), nel quale individuare le azioni concrete da adottare; il bilancio di genere, se redatto con continuità, permette di monitorare nel tempo l’efficacia di tali politiche;
• promuovere una maggiore trasparenza della pubblica amministrazione, attivando meccanismi tesi a evidenziare pratiche potenzialmente discriminatorie.
La Città Metropolitana di Firenze e il bilancio di genere
La Città Metropolitana, partecipando a un bando della Regione Toscana per il “Sostegno alla parità di genere e alla cultura di genere” finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo POR FSE 2014-2020, e riconoscendo il ruolo di assoluta rilevanza che la stesura del bilancio di genere riveste per la propria amministrazione e per i Comuni del territorio, ha avviato una collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze per la redazione del suo primo bilancio di genere e per il coordinamento della redazione dei bilanci di genere dei Comuni metropolitani (hanno aderito al progetto in 39 su 41 totali).
La Città Metropolitana e i Comuni hanno individuato al loro interno le figure di riferimento per la raccolta dei dati, mentre l’Università ha costituito un apposito gruppo di ricerca per accompagnare gli enti nella raccolta e analisi dei dati. I bilanci di genere realizzati all’interno del progetto finanziato dalla Regione Toscana si sono incentrati sull’anno finanziario 2021, per rispettare quanto richiesto dal bando regionale.
La sfida che la Città Metropolitana e l’Università degli Studi di Firenze intendono raccogliere nel 2024, anche mettendo a disposizione risorse proprie in attesa del prossimo bando regionale, è dare continuità e sostenibilità allo sforzo iniziale che ha portato alla redazione del loro primo bilancio di genere: costituire all’interno di ogni ente un gruppo di lavoro trasversale ai vari settori e formato, grazie all’intervento dell’Ateneo, a raccogliere i dati e predisporre il piano per la parità di genere e il bilancio di genere del proprio ente per ogni esercizio finanziario a venire, così da scattare una fotografia dell’esistente da cui muovere per le scelte future.
Richiami legislativi:
- https://www.regione.toscana.it/-/legge-regionale-n-16-2009-cittadinanza-di-genere
- Atto del Sindaco Metropolitano n. 40 del 31/10/2023 di approvazione del Bilancio di Genere
- Deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 114 del 08/11/2023 Ratifica Atto del Sindaco 40/2023
Ultimo aggiornamento: 06-06-2024