I fondi regionali saranno destinati anche alla costruzione di un ponte per superare il guado di via delle Coltelline.
Una corposa parte della manovra da 14 milioni di euro chiamata Empoli 100 giorni, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 29 luglio, riguarda lo stanziamento per la sicurezza idrogeologica del torrente Orme. Ben 5,7 milioni di euro sono stati disposti dalla Regione a favore del Comune di Empoli per realizzare due opere importantissime per la sicurezza dell’area attraversata dal corso d’acqua, dai confini a sud del territorio comunale risalendo fino a sfociare in Arno nei pressi dello stadio Carlo Castellani. Il maxi-progetto infatti prevede la realizzazione di un nuovo ponte in via delle Coltelline a Martignana e delle casse di espansione nell’area tra Martignana e Tartagliana, al confine con il comune di Montespertoli.
Il ponte va a mettere in sicurezza una strada che, in caso di piena, diventa un guado, rendendo il tratto impossibile da attraversare a piedi o in auto. Le casse di espansione aiutano anch’esse a ‘svuotare’ il torrente Orme in caso di forti piogge, consentendo il deflusso in modo sicuro verso le zone abitate di Case Nuove, Pozzale, Ponzano, Pontorme e l’area di Serravalle.
LA STORIA DEL PROGETTO – Si parla di quest’opera di messa in sicurezza dal 2011. Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno fu incaricato di redigere il progetto. Con il conferimento dei fondi regionali al Comune, quest’ultimo è diventato soggetto attuatore, al netto dell’aggiornamento dei costi con il nuovo prezzario regionale. Ma il piano è ben più corposo, sviluppato su tre lotti. Il secondo è stato finanziato per 2,2 milioni di euro del Pnrr (sezione Medie Opere) mentre il terzo e ultimo non ha ancora ottenuto fondi per la realizzazione.
LE DICHIARAZIONI – “Le casse di espansione sull’Orme e il nuovo ponte in via delle Coltelline sono opere attese da oltre un decennio – commenta il sindaco Alessio Mantellassi -. Addirittura il primo interlocutore dei residenti era Franco Mori, allora vice sindaco nella seconda giunta di Luciana Cappelli. Sappiamo quanto siano essenziali al giorno d’oggi le casse d’espansione per mitigare i rischi dei fenomeni climatici estremi come le alluvioni che si susseguono sempre più spesso anche nelle nostre zone. Stavolta siamo davvero in fondo a questo percorso: c’è il progetto, ci sono le risorse, c’è la necessità di chiudere questa vicenda a tutela di tutti i residenti. Sia per chi sta a Martignana, sia per chi abita lungo tutto il percorso dell’Orme”.
“Siamo soddisfatti di partire con questo progetto, alcune zone subivano periodicamente allagamenti – così afferma il vice sindaco Nedo Mennuti con delega alla protezione civile – e chi vive in queste arie rimane con l’ansia quando vede tempeste improvvise alle quali purtroppo ci stiamo abituando. Ho vissuto momenti come questi con l’alluvione del ’66, avevo 14 anni e nella mia casa a Marcignana c’erano 3,3 metri d’acqua. C’era il rischio che l’acqua demolisse anche le case, per cui fummo portati via con l’elicottero mentre eravamo sul tetto. Ricordo ancora, negli anni successivi, la paura per ogni pioggia che veniva e il ‘segno’ di quei 3,3 metri d’acqua”.