Prorogata fino a lunedì 18 novembre 2019 l’allerta arancione per rischio idraulico nel cosiddetto ‘reticolo principale’, che riguarda l’Arno, a Firenze e nei comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa. Esteso fino a domani anche il codice giallo per il rischio idrogeologico/idraulico nel cosiddetto “reticolo minore” che comprende i corsi d’acqua secondari: in particolare Ema, Mugnone e Terzolle. Le allerte si concluderanno a mezzanotte di martedì 19 novembre.
“Non faremo chiusure di scuole nel territorio comunale di Firenze, non ci sono gli estremi, il punto massimo di piena è già trascorso” ha annunciato il sindaco del Comune e della Città Metropolitana Dario Nardella che oggi pomeriggio ha presieduto una riunione al Centro operativo della protezione civile del Comune e alla Sala della Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze. Per la prima volta è entrata in funzione la cassa di espansione del Mensola.
E’ stata riaperta l’ Autostrada A1 nel Valdarno direzione Roma, la strada di grande comunicazione Firenze-Siena, in direzione Firenze, all’altezza del Bargino, la Sp 72 a Lastra a Signa, la Sr2 a Falciani, riaperta la Ss 67 località le Sieci.
L’Unione dei comuni Empolese–Valdelsa, a causa del codice rosso, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, nidi compresi per i comuni attraversati dall’Arno (Montelupo Fiorentino, Empoli, Cerreto Guidi, Capraia e Limite,Vinci, Fucecchio); chiusura soltanto delle scuole superiori per tutti gli altri.
Si invitano i cittadini a non sostare sulle sponde dell’Arno per l’elevato rischio di scivolamento nel fiume e per possibili fenomeni di erosioni localizzati oltre che per non creare ostacoli agli eventuali interventi degli operatori. Inoltre si rinnovano i consigli della Protezione civile di “mettersi alla guida solo in caso di effettiva necessità e comunque di prestare la massima attenzione negli attraversamenti dei corsi d’acqua e nel transito delle zone depresse (sottopassi stradali, zone di bonifiche)”. E ancora “di evitare di attraversare le aree allagate, anche se apparentemente con poca acqua. Si invitano quindi i cittadini a seguire le indicazioni delle autorità di protezione civile e a tenersi aggiornati tramite i canali di informazioni istituzionali. (mb)