Anas (Gruppo FS Italiane) ha consegnato all’impresa esecutrice i lavori di realizzazione dell’asse viario di collegamento tra la strada statale 67 “Tosco Romagnola” e la strada provinciale 106 nei comuni di Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino ed Empoli, in provincia di Firenze che comprendono anche la realizzazione del nuovo ponte sull’Arno.
L’atto è stato sottoscritto questa mattina alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del responsabile della struttura territoriale Anas Toscana Stefano Liani, del sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella e dei comuni interessati dall’opera: Alessandro Giunti, sindaco di Capraia e Limite; Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino, Brenda Barnini, sindaca di Empoli e Giuseppe Torchia sindaco di Vinci.
Nei mesi scorsi erano state eseguite le attività di allestimento del cantiere e predisposizione delle aree, oltre ai monitoraggi ambientali e geotecnici e la bonifica da ordigni bellici.
Con la consegna definitiva sottoscritta oggi, saranno avviati i lavori principali per la costruzione della nuova viabilità, che avranno una durata di 730 giorni.
Il tracciato, per 1,8 km complessivi, inizia dalla nuova intersezione a rotatoria sulla SS67, in località Fibbiana, prosegue costeggiando la medesima località, connettendosi con una seconda rotatoria all’altezza di via del Campo e, dopo aver oltrepassato l’Arno con un nuovo ponte, termina con una terza rotatoria sulla SP106 nel Comune di Capraia e Limite.
Il nuovo ponte, di lunghezza complessiva pari a 300 metri, sarà costituito da 4 campate di cui la maggiore, lunga 150 metri, realizzata con struttura ad arco in acciaio.
L’intervento comprende anche una pista ciclabile che si sviluppa in adiacenza alla viabilità principale, per uno sviluppo complessivo di circa 1,9 km.
L’importo complessivo ammonta a 31,7 milioni di euro in parte cofinanziati da Anas, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e comuni di Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino, Empoli e Vinci. A valle della realizzazione, il ponte, come da accordo di programma, verrà ceduto alla Città Metropolitana.
“Non si tratta di opere da qualificare solo come locali – sottolinea il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella – Il nostro obiettivo è quello di rendere tutto il territorio metropolitano più vicino, favorendo collegamenti e infrastrutture che aiutino a muoversi bene nella Metrocittà e al tempo stesso di viverne in modo più consapevole e largo la sua geografia”.
“Un’opera fondamentale su cui siamo impegnati da tempo e che nel suo progredire ha dimostrato la volontà e la forza con un progetto esecutivo che è stata una sfida vincente.
Anas ha sviluppato le condizioni per l’aggiudicazione che ci portano finalmente alla consegna dei lavori per la realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per la Toscana.
Una gran bella notizia frutto di un bel lavoro di squadra. L’Arno è un’area su cui vivono 2 milioni di persone.
Il suo attraversamento è dunque fondamentale, basta pensare alla situazione attuale in cui fra riva destra e sinistra dell’ Arno, nel punto centrale baricentrico della Toscana, fra il Viadotto dell’Indiano e il ponte Empoli-Sovigliana Spicchio, nell’ arco di più di 30 km vi è solo il ponte di Signa a poter consentire il passaggio dei mezzi pesanti.
Sarà una infrastruttura che servirà alla zona industriale di Limite e in generale a tutto l’attraversamento dell’Arno nel Medio Valdarno.
Un’ opera che farà fare un salto di qualità ad un territorio di grande vitalità produttiva e che diventa fondamentale per lo sviluppo futuro”, così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Sono anni che parliamo della realizzazione del ponte di collegamento fra le due rive dell’Arno e dello svincolo sulla Strada Statale 67. – affermano i sindaci Brenda Barnini (Empoli), Alessandro Giunti (Capraia e Limite), Paolo Masetti (Montelupo), Giuseppe Torchia (Vinci) – Essere qui oggi ha richiesto un importante sforzo in termini progettuali, di coordinamento ed economici. Finalmente lo stanziamento avvenuto da parte dell’allora governo Gentiloni ha dato concretezza a un’idea, a una visione di area:
quella della “Città delle due Rive” che mette in rete Capraia e Limite, Empoli, Montelupo Fiorentino e Vinci. L’idea è quella di un territorio integrato in cui sia possibile superare i limiti naturali fra aree di fatto omogenee. Basti pensare che alcune delle aziende più grandi del territorio hanno stabilimenti su entrambe le rive dell’Arno. Abbiamo un sistema culturale e turistico omogeneo, con scavi che ci raccontano di territori collegati fin da epoca etrusca. Ma soprattutto c’è la volontà di progettare con una visione di area estesa. Non a caso nel mese di novembre andremo ad adottare il Piano Strutturale Intercomunale, che coinvolge anche il Comune di Cerreto Guidi e che si fonda su un’idea di strategia integrata di cui il nuovo ponte è un’infrastruttura fondamentale.
Una visione urbanistica moderna si fonda sull’integrazione dei territori, dei servizi e delle aree industriali. Sia in maniera reale che figurata occorre costruire ponti, più che ergere i muri.
Pensare a sinergie e strategie condivise: solo così potremo sostenere le sfide attuali, sempre più complesse. E il nuovo ponte è l’esempio perfetto di questo approccio”.
Presente il senatore Dario Parrini che ha ribadito l’eccezionalità dell’impegno parlamentare e governativo per quest’opera a partire dal 2015.