Negli anni recenti a Lastra a Signa si è svolta una mostra itinerante sugli Antichi Spedali Toscani, che erano luoghi di accoglienza ed assistenza dei pellegrini medievali e rinascimentali lungo le vie di comunicazione. Già dall’XI secolo non solo monasteri ma anche strutture private e pubbliche in Toscana venivano utilizzate a scopo assistenziale per spirito di carità, sia religioso che laico. Uno dei più famosi è sicuramente lo Spedale degli Innocenti a Firenze, dedicato all’accoglienza dei bambini e degli orfani, che fu costruito su progetto di <strongBrunelleschi.
Lo Spedale di Sant’Antonio di Lastra a Signa risale al XV secolo e la sua costruzione fu attribuita ai Consoli dell’Arte della Seta con funzione di accoglienza di pellegrini e viandanti che percorrevano la via Pisana. Lastra a Signa faceva parte nel 1400 di un sistema di fortificazioni necessarie per la Repubblica Fiorentina. Signa era il porto fluviale di Firenze ed essendo l’Arno navigabile fino in quel punto era sede di un notevole commercio di transito e di un fiorente mercato e si poneva quindi come punto di passaggio obbligato per la circolazione di merci e persone. Da qui derivava la necessità di un ospedale. La struttura fu intitolata a Sant’Antonio e adibita ad accogliere, oltre che i pellegrini e i viandanti, i poveri e già nel 1421 era operante.
Il complesso si presentava con un loggiato a sette arcate, su cui si affacciavano i portali di legna che danno accesso ai saloni del piano terreno. Questo loggiato ricorda quello fiorentino e per questo motivo si è anche ipotizzato il contributo del giovane Brunelleschi alla costruzione, tuttavia non ci sono prove certe di questa ipotesi.
Alcune testimonianze sulla storia dello Spedale si devono all’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano che lo gestirono dalla metà del XVI secolo fino all’Ottocento. La parte esistente nel Trecento sembra essere quella formata dalle due ampie stanze del piano terra e dalla più piccola attigua e dal vano scala. Ulteriori notizie documentate datano al 1576. Alla fine del Settecento il portico di accesso venne destinato ad accogliere i venditori di generi alimentari. Nel 1785 lo Spedale venne venduto a privati e cominciò un processo di mutamento della struttura e dei suoi fini. Intorno al 1830 venne aperto il teatro “La Fenice”, che ha anche ospitato le prime proiezioni cinematografiche, a cui risulta attigua in quel periodo una chiesa. Dopo l’alluvione del 1966 la Soprintendenza alle Belle Arti di Firenze ha effettuato alcuni lavori di bonifica e restauro della parte demaniale, ovvero dei tre grandi saloni al piano terreno. Attualmente la struttura appartiene al Comune di Lastra a Signa, che la utilizza per manifestazioni varie e potrebbe essere eventualmente inserita nel progetto degli Uffizi Diffusi grazie alla sua vocazione di centro espositivo di alto valore storico; il Sindaco Angela Bagni l’ha recentemente candidata proprio a questo progetto.
Lastra a Signa è facilmente raggiungibile col treno da Firenze in un quarto d’ora e la stazione si trova a dieci minuti a piedi dal centro storico, dove sono ubicati la quattrocentesca cinta muraria, il Portone di Baccio da cui si procede in direzione dello Spedale ed altri scorci interessanti della località che fa parte della Città Metropolitana di Firenze.