https://youtu.be/0ZIqXQ9K8yc
Si chiude il lungo percorso del Piano Strategico, iniziato nel dicembre 2015 e che, attraverso varie tappe, è arrivato all’approvazione con il voto unanime del Consiglio Metropolitano e con la quasi maggioranza assoluta dei consensi da parte della Conferenza dei Sindaci. Quella di Firenze è così la prima metrocittà in Italia, insieme a Milano e Bologna, a portare a termine l’approvazione di quel piano che non a caso è stato chiamato “Rinascimento Metropolitano”. Il territorio si proietta verso il futuro, fissando come obbiettivo il 2030. In ponte quattordici anni di cambiamenti in cui la città Metropolitana di Firenze, un’area di 2500 kmq con più di un milione di abitanti avrà come punti di forza la formazione e la cultura, l’arte e l’artigianato di qualità, il paesaggio e la sostenibilità. Il documento finale è stato condiviso attraverso un lungo processo partecipativo da tutti i comuni con la supervisione del Comitato Scientifico presieduto dal Professor Andrea Simoncini, dell’Università di Firenze, che ha redatto l’atlante del Piano Strategico. Piano che si presenta come un disegno articolato, che si fonda su progetti concreti con un obbiettivo ben preciso, quello di dare alla Città Metropolitana di Firenze un futuro attraverso tre visioni: l’accessibilità universale, condizione indispensabile per la partecipazione alla vita sociale e per la fruibilità di spazi e servizi. Le opportunità diffuse, come manifesto per l’attivazione di molteplici risorse presenti sul territorio. Le terre del benessere, individuando nelle aree verdi e agricole una risorsa essenziale. Il Piano Strategico non si ferma qua. Resta in evoluzione e si porrà un momento di verifica tra dodici mesi. L’appuntamento è dunque per l’aprile del 2018 per il monitoraggio annuale sull’attuazione dei processi messi in moto dopo l’approvazione.
Nicola Giannattasio