Su proposta del Sindaco Dario Nardella, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato all’unanimità (Pd, Centrodestra per il cambiamento e Territori Beni Comuni) un atto integrativo dell’accordo di programma sottoscritto nel dicembre 2018, sulle reti di percorsi ciclopedonali nell’area della Piana Fiorentina, da Metrocittà e Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Firenze, Sesto Fiorentino, Signa, Prato, Carmignano e Poggio a Caiano.
Nell’ambito di questo accordo, inserito nel Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), la Città Metropolitana è beneficiaria di un contributo euro 3.468.933,84 per la realizzazione di una superstrada ciclabile di collegamento tra le città di Firenze e Prato. Il progetto è a totale carico dell’Unione Europea.
Per il Sindaco Nardella questa è “un’infrastruttura unica nel suo genere, che unisce più Comuni. Il collegamento ciclabile e pedonale di tutta l’area metropolitana è un obiettivo qualificante che abbiamo inserito nel Pums-Piano Urbano di mobilità sostenibile. E’ un sistema molto efficace e vi sono margini per ulteriori miglioramenti”.
Con l’accordo si puntualizzano alcuni aspetti. Sono stati infatti aggiornati i cronoprogrammi per gli interventi previsti e alcune linee di azione, tra le quali i lavori di riqualificazione ambientale di aree e percorsi a verde e la realizzazione di un’area a verde e percorsi di accesso a Rocca Strozzi, in un tratto del parco fluviale sul Bisenzio.
Necessario anche recepire la normativa sul trattamento dei dati personali. Per questi motivi si deve procedere anche all’aggiornamento del piano finanziario dell’accordo in relazione alle risorse già impegnate nelle annualità 2019, 2020 e 2021: dunque acconto fino ad un massimo del 40 per cento del contributo Por al momento dell’aggiudicazione dei lavori e nei limiti delle risorse disponibili;
liquidazione intermedia di un ulteriore tranche non superiore al 20 per cento del contributo Por a seguito della rendicontazione di almeno il 35 per cento del valore complessivo dell’opera e nei limiti delle risorse disponibili;
liquidazione intermedia di un ulteriore tranche non superiore al 20 per cento del contributo Por a seguito della rendicontazione di almeno il 55 per cento del valore complessivo dell’opera e nei limiti delle risorse disponibili; saldo del restante 20 per cento a seguito della rendicontazione finale e del certificato di regolare esecuzione o collaudo dell’opera.
“Auspichiamo un piano di sostenibilità delle infrastrutture per la Piana fiorentina che sarà interessata da grandi e importanti opere – ha commentato per il Centrodestra Claudio Gemelli – Dobbiamo approfondire meglio le prospettive di questo territorio”.
Circa il Pums-Piano urbano di mobilità sostenibile, il Consiglio ha ratificato gli atti del Sindaco nel periodo giugno-settembre 2019, tra cui l’adozione della proposta di Pums e del relativo rapporto ambientale.Il Sindaco di Sesto e consigliere di Territori Beni Comuni Lorenzo Falchi aveva richiesto di stralciare questo punto per un approfondimento in commissione, da fare in tempi rapidi per portarlo al voto al prossimo Consiglio: “No a giudizi affrettati anche se non ci sono motivi ostativi dal punto di vista tecnico”. Anche Alessandro Scipioni (Centrodestra per il cambiamento si è associato alla richiesta, a favore “di uno studio dettagliato per trovare soluzioni migliori per Firenze e l’hinterland”.
Il consigliere del Pd Nicola Armentano si è detto favorevole a ratificare l’adozione del Piano senza rinunciare, tuttavia, ad approfondire successivamente in commissione il Pums in sè. Su questa stessa linea anche il consigliere Pd Massimo Fratini. Il Sindaco Nardella ha spiegato che il Pums viene approfondito e aggiornato e che la ratifica non pregiudica la discussione e modificazioni successive. Peraltro nell’incontro convocato con i Sindaci sul Pums la partecipazione registrata è stata piuttosto scarsa, ma non è il caso del Sindaco Falchi che era presente, e “mi auguro per il futuro che sia molto più numerosa. Peccato, perché il Pums è molto importante”. Falchi ha insistito sul fatto che l’illustrazione fu “generica e un atto di questo tipo richiede altro approfondimento”. La maggioranza ha però sottolineato che si trattava solo di una proposta di adozione che è stata ratificata con i voti del Pd; contrari Rifondazione e il Centrodestra. (mb)