Su proposta della Vice Sindaco della Città Metropolitana Brenda Barnini, il Consiglio Metropolitano ha approvato una variazione al bilancio di previsione. Le entrate tributarie passano da 102,3 mln di euro a 105,8 mln di euro per maggiori entrate per lo più riferite all’Imposta di trascrizione dei veicoli.
Le entrate da trasferimenti correnti passano da 35,7 mln di euro a 36 mln di euro. Le principali poste di incremento sono le seguenti: 207,8 mila euro per somme trasferite dai Comuni quale quota del 50% dei proventi dagli stessi incassati per violazioni ai sensi dell’art. 142, c. 12 bis, del CDS e 91 mila euro per trasferimento dalla Regione Toscana conseguente all’accordo con Upi per il notiziario web denominato “Muoversi in Toscana info”.
Le entrate extratributarie passano da 19,1 mln di euro a 19,8 mln di euro. Le principali poste di incremento sono le seguenti: 301 mila euro per entrate derivanti dalla distribuzione di dividendi da parte di Silfi spa, 164,3 mila euro per maggiori introiti relativi all’accesso ai quartieri monumentali di Palazzo Medici Riccardi e 82,5 mila euro per sanzioni amministrative varie.
La spesa corrente passa da 151,4 mln di euro a 154,8 mln di euro. A fronte delle nuove richieste di rimborso pervenute relativamente al contenzioso sull’addizionale energia elettrica e delle riserve poste dal gestore del contratto per il servizio “Energia Plus”, si è prudenzialmente aumentato lo stanziamento degli “altri fondi ed accantonamenti” nella misura 1,5 milioni di euro.
Si è poi proceduto a finanziare un contributo straordinario al Maggio Musicale Fiorentino per l’anno 2023 di 1,5 mln di euro. Questo contribuito è vincolato al finanziamento di attività aggiuntive di interesse per il territorio metropolitano, che verranno svolte dalla Fondazione sulla base di uno specifico progetto che dovrà essere preventivamente autorizzato da questo Consiglio con proprio provvedimento.
Nell’ambito dei contributi a enti ed a associazioni per manifestazioni di particolare interesse metropolitano, si è inoltre proceduto a finanziare un contributo di 23 mila euro in favore del Comune di Empoli per il “Beat Festival”.
Circa gli investimenti, le spese passano da 331,1 mln di euro a 332,7 mln di euro. Si segnala, in particolare, l’iscrizione sul bilancio di previsione del trasferimento di 1 milione di euro dalla Regione Toscana, per interventi di manutenzione straordinaria afferenti il Global Service FiPiLi. Si è inoltre finanziato con mezzi propri il cofinanziamento di 974,9 mila euro dell’opera Pnrr relativa all’adeguamento antincendio dell’Istituto Cellini- Isa Firenze.
Si sono infine recepiti gli aggiornamenti dei cronoprogrammi delle opere con la conseguente riprogrammazione delle risorse sulle corrette annualità in base all’effettiva esigibilità delle stesse.
Per Enrico Carpini (Territori beni comuni) “c’è una crescita delle entrate tributarie. I soldi ci sono per mettere in campo ciò che la maggioranza ritiene. Certo che dare un milione e mezzo al Maggio Musicale, in cui la Città Metropolitana non è rappresentate, o stanziare risorse per Firenze Fiera che alcuni fa si voleva liquidare pone la domanda di trovare risorse per la competenza dirette della Città Metropolitane verso i cittadini”.
Per Cecilia Cappelletti (Centrodestra per il cambiamento) “questa variazione è molto politica. La domanda da farsi è quanto contando davvero i cittadini per la Città Metropolitana. Sono contraria anche al bando fatto da Firenze Fiera. Rischiamo di fare entrare soggetti terzi che con il nostro territorio non hanno a che fare. Contrari anche allo stanziamento dato al Maggio Musicale”.
Per il consigliere delegato Francesco Casini (Italia viva) il sì alla variazione è motivato dal fatto che essa contiene importanti voci sia in entrata che in uscita, per gli investimenti sulla FiPiLi, sulle scuole; dalla stima e dal riconoscimento del lavoro della Vice Sindaco e del dirigente delle risorse finanziare; dalla lealtà del gruppo al patto di maggioranza, fondato su “rispetto e riconoscimento del reciproco lavoro che ciascuno di noi fa”. Il voto favorevole “non vuole dire sì incondizionato ad alcune scelte. Sul maxi finanziamento per la Fondazione Maggio va detto che salvarlo è un impegno doveroso, assoluto, perché è un’istituzione di tutti. Salvare il Maggio è doveroso ma non può essere fatto ricorrendo alle risorse della Città e della Comunità Metropolitana. Tanto più con una scelta unilaterale mai condivisa coi consiglieri e con i comuni mentre restano senza risposta tante necessità urgenti di sua competenza diretta come viabilità, tpl e scuole superiori.
La Città metropolitana non è un socio pubblico della Fondazione.
Serve quanto prima una riflessione sul ruolo della Metrocittà e sulla sua gestione unilaterale e sull’automatismo della coincidenza tra Sindaco Metropolitano e Sindaco del capoluogo”.
“Siamo d’accordo con Casini – sottolinea Alessandro Scipioni (Centrodestra per il cambiamento) – L’errore lo ha fatto il Pd con un altro segretario che ha fatto la riforma precedente”.
Per Massimo Fratini, capogruppo del Pd, la variazione mostra la possibilità di introiti e di finanziamento di opere importanti: per le scuole, il Cellini ad esempio, e per le strade, come la Firenze Pisa Livorno. Salvare Firenze Fiera presenta un grande vantaggio per il territorio metropolitano: pensiamo solo all’ospitalità. Circa il Maggio “l’accordo fatto a Roma consente di salvarlo, per parte nostra con soldi che non vengono da avanzo di amministrazione ma da maggiori introiti. Di fronte alla difficoltà della crisi del Maggio, abbiamo trovato il modo di dare una risposta positiva, non con uno stanziamento a fondo perduto, ma con un programma che arricchisce l’offerta di una formula che ha funzionato sul territorio”.
“Siamo grati innanzitutto al Governo per avere messo in salvo il Maggio Musicale – dichiara Claudio Gemelli (Centrodestra per il cambiamento) – Dalla variazione di bilancio emergono elementi sostanziali di un ente che non funziona per effetto una riforma scellerata voluta dall’allora segretario del Pd. Questa Città Metropolitana appare sempre di più come un sorta di bancomat per gli altri enti”.
Le entrate da trasferimenti correnti passano da 35,7 mln di euro a 36 mln di euro. Le principali poste di incremento sono le seguenti: 207,8 mila euro per somme trasferite dai Comuni quale quota del 50% dei proventi dagli stessi incassati per violazioni ai sensi dell’art. 142, c. 12 bis, del CDS e 91 mila euro per trasferimento dalla Regione Toscana conseguente all’accordo con Upi per il notiziario web denominato “Muoversi in Toscana info”.
Le entrate extratributarie passano da 19,1 mln di euro a 19,8 mln di euro. Le principali poste di incremento sono le seguenti: 301 mila euro per entrate derivanti dalla distribuzione di dividendi da parte di Silfi spa, 164,3 mila euro per maggiori introiti relativi all’accesso ai quartieri monumentali di Palazzo Medici Riccardi e 82,5 mila euro per sanzioni amministrative varie.
La spesa corrente passa da 151,4 mln di euro a 154,8 mln di euro. A fronte delle nuove richieste di rimborso pervenute relativamente al contenzioso sull’addizionale energia elettrica e delle riserve poste dal gestore del contratto per il servizio “Energia Plus”, si è prudenzialmente aumentato lo stanziamento degli “altri fondi ed accantonamenti” nella misura 1,5 milioni di euro.
Si è poi proceduto a finanziare un contributo straordinario al Maggio Musicale Fiorentino per l’anno 2023 di 1,5 mln di euro. Questo contribuito è vincolato al finanziamento di attività aggiuntive di interesse per il territorio metropolitano, che verranno svolte dalla Fondazione sulla base di uno specifico progetto che dovrà essere preventivamente autorizzato da questo Consiglio con proprio provvedimento.
Nell’ambito dei contributi a enti ed a associazioni per manifestazioni di particolare interesse metropolitano, si è inoltre proceduto a finanziare un contributo di 23 mila euro in favore del Comune di Empoli per il “Beat Festival”.
Circa gli investimenti, le spese passano da 331,1 mln di euro a 332,7 mln di euro. Si segnala, in particolare, l’iscrizione sul bilancio di previsione del trasferimento di 1 milione di euro dalla Regione Toscana, per interventi di manutenzione straordinaria afferenti il Global Service FiPiLi. Si è inoltre finanziato con mezzi propri il cofinanziamento di 974,9 mila euro dell’opera Pnrr relativa all’adeguamento antincendio dell’Istituto Cellini- Isa Firenze.
Si sono infine recepiti gli aggiornamenti dei cronoprogrammi delle opere con la conseguente riprogrammazione delle risorse sulle corrette annualità in base all’effettiva esigibilità delle stesse.
Per Enrico Carpini (Territori beni comuni) “c’è una crescita delle entrate tributarie. I soldi ci sono per mettere in campo ciò che la maggioranza ritiene. Certo che dare un milione e mezzo al Maggio Musicale, in cui la Città Metropolitana non è rappresentate, o stanziare risorse per Firenze Fiera che alcuni fa si voleva liquidare pone la domanda di trovare risorse per la competenza dirette della Città Metropolitane verso i cittadini”.
Per Cecilia Cappelletti (Centrodestra per il cambiamento) “questa variazione è molto politica. La domanda da farsi è quanto contando davvero i cittadini per la Città Metropolitana. Sono contraria anche al bando fatto da Firenze Fiera. Rischiamo di fare entrare soggetti terzi che con il nostro territorio non hanno a che fare. Contrari anche allo stanziamento dato al Maggio Musicale”.
Per il consigliere delegato Francesco Casini (Italia viva) il sì alla variazione è motivato dal fatto che essa contiene importanti voci sia in entrata che in uscita, per gli investimenti sulla FiPiLi, sulle scuole; dalla stima e dal riconoscimento del lavoro della Vice Sindaco e del dirigente delle risorse finanziare; dalla lealtà del gruppo al patto di maggioranza, fondato su “rispetto e riconoscimento del reciproco lavoro che ciascuno di noi fa”. Il voto favorevole “non vuole dire sì incondizionato ad alcune scelte. Sul maxi finanziamento per la Fondazione Maggio va detto che salvarlo è un impegno doveroso, assoluto, perché è un’istituzione di tutti. Salvare il Maggio è doveroso ma non può essere fatto ricorrendo alle risorse della Città e della Comunità Metropolitana. Tanto più con una scelta unilaterale mai condivisa coi consiglieri e con i comuni mentre restano senza risposta tante necessità urgenti di sua competenza diretta come viabilità, tpl e scuole superiori.
La Città metropolitana non è un socio pubblico della Fondazione.
Serve quanto prima una riflessione sul ruolo della Metrocittà e sulla sua gestione unilaterale e sull’automatismo della coincidenza tra Sindaco Metropolitano e Sindaco del capoluogo”.
“Siamo d’accordo con Casini – sottolinea Alessandro Scipioni (Centrodestra per il cambiamento) – L’errore lo ha fatto il Pd con un altro segretario che ha fatto la riforma precedente”.
Per Massimo Fratini, capogruppo del Pd, la variazione mostra la possibilità di introiti e di finanziamento di opere importanti: per le scuole, il Cellini ad esempio, e per le strade, come la Firenze Pisa Livorno. Salvare Firenze Fiera presenta un grande vantaggio per il territorio metropolitano: pensiamo solo all’ospitalità. Circa il Maggio “l’accordo fatto a Roma consente di salvarlo, per parte nostra con soldi che non vengono da avanzo di amministrazione ma da maggiori introiti. Di fronte alla difficoltà della crisi del Maggio, abbiamo trovato il modo di dare una risposta positiva, non con uno stanziamento a fondo perduto, ma con un programma che arricchisce l’offerta di una formula che ha funzionato sul territorio”.
“Siamo grati innanzitutto al Governo per avere messo in salvo il Maggio Musicale – dichiara Claudio Gemelli (Centrodestra per il cambiamento) – Dalla variazione di bilancio emergono elementi sostanziali di un ente che non funziona per effetto una riforma scellerata voluta dall’allora segretario del Pd. Questa Città Metropolitana appare sempre di più come un sorta di bancomat per gli altri enti”.