L’incontro “Contro il razzismo… C’è da pedalare”, organizzato dalla Città Metropolitana in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, ha coinciso con la giornata di avvio del countdown dei 100 giorni alla partenza del Tour de France da Firenze.
Giovedì 21 marzo 2024, in Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi e in piazza Repubblica, lo sport ha raccolto personaggi dello sport e della politica insieme al pubblico, a partire dai Componenti del Comitato promotore della partenza del Tour de France da Firenze.
In apertura del convegno, realizzato in collaborazione con Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, Nicola Armentano, consigliere delegato allo sport e alla Promozione sociale della Città Metropolitana di Firenze, ha dichiarato: “Le esperienze che sono presenti nella nostra città dimostrano che, attraverso lo sport, si possono superare le differenze e le barriere, anche se contro il razzismo c’è ancora tanto da ‘pedalare’.” Il consigliere Armentano ha raccontato la storia di Peter Norman per ricordare come lo sport unisce e ha concluso dicendo che “Di fronte alle discriminazioni gli atleti fanno squadra.”
L’incontro è continuato con le testimonianze di due atlete, Audrey Alloh, campionessa italiana dei 100 metri individuali e atleta delle Fiamme azzurre, e Nelia Kabetaj, campionessa albanese di mountain-bike e ciclocross.
Sono intervenuti anche Rosario Carubia dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze e uno studente e un insegnante del Liceo Sportivo Scuole Pie Fiorentine presenti tra il pubblico.
Mattia Marinai di Caritas Firenze ha poi raccontato l’esperienza del centro sportivo del San Paolino con i rifugiati mentre Marcello Marchionni, presidente di Assi Giglio Rosso e componente del Consiglio nazionale Coni, ha ricordato di uno studio sull’integrazione e lo sport del 2017 a Firenze.
In contemporanea, il Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, durante la cerimonia di avvio del Countdown del Tour de France in piazza della Repubblica, ha parlato di sport come strumento di eguaglianza.
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