Dal 5 settembre 2024 al 7 gennaio 2025 a Palazzo Medici Riccardi
Palazzo Medici Riccardi si prepara a ospitare una mostra fotografica che esplora la bellezza e la fragilità della natura attraverso l’obiettivo del fotografo Valter Bernardeschi. La mostra, intitolata “E fu sera e fu mattina: La natura negli scatti di Valter Bernardeschi” – promossa dalla Città Metropolitana di Firenze in collaborazione con il Museo Geo Bruschi, l’Associazione Fotografi del Levante Fiorentino e l’Associazione culturale Kairos – è il frutto di un progetto di Giovanni Passaniti con MUS.E e sarà aperta al pubblico dal 5 settembre 2024 al 7 gennaio 2025 nelle Sale Fabiani.
Partendo dalle parole di Papa Francesco nella Lettera Enciclica “Laudato Si’” Bernardeschi elabora una sua personalissima riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura, esplorando temi come la creazione, la trasformazione e la bellezza eterna del mondo naturale. Gli scatti del fotografo toscano, già vincitore del Wildlife Photographer of the Year del Natural History Museum di Londra, catturano l’essenza della vita sulla Terra, invitando i visitatori a riflettere sul loro rapporto con l’ambiente e a riscoprire la meraviglia e il mistero che il nostro pianeta offre.
“E fu sera e fu mattina” non è solo una mostra fotografica, ma un vero e proprio viaggio visivo che attraversa i luoghi più remoti e affascinanti del nostro pianeta. Le fotografie di Valter Bernardeschi sono testimonianze vibranti della vita naturale, catturate con una sensibilità rara e una tecnica impeccabile. Ogni immagine racconta una storia, svelando la maestosità e la vulnerabilità della natura in tutta la sua complessità.
Tra le opere esposte, spiccano immagini di paesaggi incontaminati, dove la luce gioca un ruolo fondamentale nel definire le forme e i colori, creando atmosfere sospese tra sogno e realtà. I visitatori potranno ammirare l’imponenza di un orso grizzly intento a pescare salmone in un fiume del nord America, simbolo di forza e perseveranza, ma anche di un equilibrio naturale sempre più minacciato. E ancora un’aquila dalla coda bianca che plana maestosamente su un mare cristallino, con il cielo e l’acqua che si fondono in un gioco di riflessi che esalta l’armonia del creato.
Le immagini di Bernardeschi non si limitano a celebrare la bellezza estetica della natura, ma invitano a una riflessione profonda sul ruolo dell’essere umano all’interno di questo ecosistema. La sua lente, capace di cogliere anche i dettagli più minuti, rivela la complessità e la delicatezza delle interazioni tra gli esseri viventi e il loro ambiente. Ne è un esempio il suggestivo scatto di una ragnatela illuminata dai raggi del sole, dove i fili trasparenti si trasformano in piccoli prismi che scompongono la luce in un arcobaleno di colori.
La mostra offre anche uno sguardo intimo sulla vita animale, con fotografie che immortalano momenti cruciali della trasmissione della vita.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Edifir-Edizioni Firenze, che offrirà un approfondimento sulle opere esposte e sul percorso artistico di Bernardeschi. Inoltre, la mostra sarà la prima tappa di un percorso espositivo itinerante che toccherà vari comuni della Città Metropolitana di Firenze, condividendo questo progetto con un pubblico sempre più vasto.
Biografia
Valter Bernardeschi è nato nel 1958 e vive a San Pietro Belvedere, una piccola cittadina nelle colline della Toscana. Ha iniziato a fotografare negli anni ‘70, dapprima il paesaggio della sua regione, poi la vita selvaggia degli animali. Affascinato dalla bellezza dell’ambiente naturale, ha fotografato animali in circa 40 paesi del mondo. Attraverso la sua fotocamera vede e rivela la Natura in tutte le sue forme, come testimonianza dell’arte suprema frutto della Creazione. Le sue fotografie sono state pubblicate sulle più autorevoli riviste come National Geographic, Bell’Europa, Oasis, BBC wildlife. È autore di libri e ha esposto in numerose mostre fotografiche, anche in collaborazione con enti e parchi dediti alla conservazione florofaunistica. Nel 2018 ha esposto presso il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa – Certosa di Calci e l’anno seguente presso il Museo Paleontologico di Montevarchi con la mostra personale Wildlife. Collabora da anni con l’importante agenzia fotografica francese BiosPhoto ed è stato vincitore anche di rinomati premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali tra cui, nel 2013 e nel 2018, il Wildlife Photographer of the Year del Natural History Museum di Londra.
Galleria fotografica di Antonello Serino – Met Ufficio stampa al seguente link:
https://www.flickr.com/photos/serino_antonello/albums/72177720320053131