L’Ufficio Sport della Città Metropolitana di Firenze intende condurre una ricognizione dell’impiantistica sportiva nel territorio metropolitano e contemporaneamente come raggiungerli.
Abbattere le barriere sia nella struttura sportiva e sia nei percorsi di accesso che li conducono con il trasporto pubblico nei siti sportivi e favorire l attività sportiva delle persone disabili per aumentare sempre di più la loro inclusione in percorsi di benessere fisico e relazionale.
“L’idea – spiega Nicola Armentano, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato allo Sport – è quella di promuovere un circuito virtuoso e concreto per eliminare barriere da una parte e assumersi dall’altra la domanda di persone disabili per accompagnarle direttamente negli impianti sportivi”. A questo scopo è stata attivata un’intesa della Città Metropolitana con Sport e salute, l’Università, il Cip-Comitato paralimpico, Coni, Lions, il Panathlon Club Firenze e la startup Sporteams.
“Rendere effettivo l’accesso alle attività sportive delle persone con disabilità è fondamentale: lo sport è vettore di benessere e partecipazione – sottolinea Maria Paola Monaco, delegata della Rettrice per l’inclusione, la diversità, lo sport, Università di Firenze – Il progetto che vede Unifi partner della Città Metropolitana e di altre realtà si inserisce a pieno titolo nelle azioni che l’Ateneo sta promuovendo per i propri studenti, ma entra a far parte anche di una tematica di studio su cui sono da tempo impegnati gruppi di nostri ricercatori”.
“Lo sport – evidenzia Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute SpA – è uno strumento imprescindibile per migliorare il benessere, la salute e nel suo complesso la qualità della vita delle persone e delle comunità, in particolare dove esistono situazioni di fragilità. I luoghi dello sport, prima fra tutti, possono essere attraenti ed inclusivi, grazie ad educatori ed operatori appassionati e qualificati, consapevoli di essere il cuore pulsante della imprescindibile rete di protezione civile e sociale rappresentata dal sistema sportivo territoriale. Siamo molto felici di potere affiancare la Città Metropolitana di Firenze e le diverse associazioni coinvolte nel progetto, soprattutto attraverso le nostre sedi locali, presenti in ogni provincia del nostro Paese”.
Per Simone Cardullo, presidente regionale del Coni, “quello che sta per essere messo in campo dalla Città Metropolitana di Firenze, grazie anche alla volontà ed alla passione del Dr. Nicola Armentano, in accordo con vari Enti ed Istituzioni, tra cui il Coni Toscana, e’ un progetto di alto profilo che porterà a rendere le persone con disabilità alla pari dei normodotati.
Lo sport e’ benessere, non solo agonismo, è da questo assunto che bisogna partire per renderlo a disposizione di tutti, superando ogni tipo di barriera”.
“I Lions della Toscana – spiega Maria Raffaella Lambardi Governatore Lions della Toscana – sono lieti di poter essere fra i promotori e i protagonisti di questo progetto. Crediamo nello sport per le persone con e senza disabilità, come straordinario mezzo di inclusione e di autonomia.
Questa idea unica e innovativa ci vedrà impegnati con il coinvolgimento dei nostri Club sul territorio, a fianco delle Istituzioni in questo progetto che, crediamo fermamente, avrà un grande impatto sulla qualità di vita delle persone con disabilità.
E’ con grande entusiasmo e con la massima disponibilità che siamo qui per iniziare tutti insieme un cammino che segnerà un ulteriore passo avanti verso l’accessibilità, l’inclusione e l’autonomia.
Grazie alla Città Metropolitana e a tutti i partner del progetto per l’attenzione nei confronti di un tema così importante.”
Massimo Porciani, Comitato Paralimpico italiano: “Partecipiamo con vivo interesse, dando tutta la nostra disponibilità, all’iniziativa dell’ufficio sport
della Città Metropolitana di Firenze, sposando dunque in pieno l’idea del dott. Armentano. Purtroppo dobbiamo constatare che ancora oggi, uno degli ostacoli maggiori alla pratica sportiva da parte delle persone con disabilità è il difficile acceso degli impianti, non riferendosi soltanto al mero “spazio gara”, che sovente privo di barriere, ma soprattutto agli spogliatoi non pensati per persone sedute, senza alcun comfort, e alle docce quasi mai dotate dell’attrezzatura giusta. Sapere dove si può andare e fare sport e poterlo fare in sicurezza e dignità sarà un risultato apprezzatissimo dal nostro Comitato e, siamo sicuri, da tutto il movimento paralimpico”.
“Il Panathlon Club Firenze – dichiara il Presidente Maurizio Mancianti – ha collaborato sin dall’inizio dell’anno in corso con il Distretto Lions 108 LA per organizzare la giornata sulla disabilità e sull’integrazione dal titolo “Mescoliamoci” che si è tenuta il 23 aprile u.s. presso la società sportiva Assi Giglio Rosso. Da lì è scaturita la volontà del Panathlon Club Firenze di collaborare non solo con il Distretto Lions ma anche con le altre realtà del mondo paralimpico e con il Comune di Firenze per arrivare ad un censimento degli impianti sportivi sul territorio accessibili ai disabili. Oggi con il coinvolgimento della città metropolitana e delle altre Istituzioni dello sport questo obiettivo può diventare realtà e il Panathlon Club Firenze, che ha tra i propri obiettivi l’educazione sportiva, il fair play e l’inclusione, si impegna a contribuire alla sua realizzazione nell’ottica di abolire ogni barriera e di consentire anche ai disabili la pratica dello sport”.
“L’Unione Nazionale Veterani dello Sport di Firenze Sez. O.Gelli ed il Panathlon Club Firenze medicea, benemerite di cui mi onoro di essere Presidente – dichiara Ugo Ercoli – da sempre si battono per l’inclusione, a tutti i livelli, dei portatori di Handicap nel mondo dello sport e nel sociale. L’iniziativa della Città Metropolitana tende proprio a questo scopo…del resto le recenti manifestazioni tenutesi alle Cascine con Sport Abile e quella di Piazza Santa Croce con i Giochi internazionali vanno proprio in questa direzione. Mi piace segnalare come impiantistica aperta e riconosciuta la “Arcieri Ugo di Tioscana”, con sede in Ugnano, che da tanti anni ha tra i propri Atleti portatori di Handicap (ma che competono anche a livello nazionale in Fitarco e non solo Cip) in carrozzina od in piedi e che per tanti anni ha portato avanti il progetto “anche i non vedenti tirano con l’arco” facendola diventare specialità riconosciuta a livello internazionale. Il progetto della Città Metropolitana e dell’Assessore Armentano vanno esattamente in questa direzione e sicuramente le “Benemerite del Coni” sapranno fare la loro parte in suggerimenti e disponibilità”.
Antonio Laurìa, Unità di Ricerca Interdipartimentale ‘Florence Accessibility Lab’, Università di Firenze: “La pratica sportiva è un potente strumento di inclusione, così rendere le strutture sportive più raggiungibili, comunicative, confortevoli e sicure nell’uso – in una parola, più accessibili – consente di valorizzare la persona umana e favorire la possibilità che ognuno, facendo leva sulle proprie potenzialità, possa esprimere i propri talenti nel confronto con gli altri dando il proprio contributo alla costruzione di una società più inclusiva. Il lavoro che ci si propone è individuare i problemi di accesso delle strutture sportive e di conoscere le esigenze e le aspettative delle persone che svolgono o vorrebbero svolgere attività sportiva nella Città Metropolitana di Firenze allo scopo di individuare concrete strategie di design per elevare il grado di accessibilità dei luoghi dove si pratica lo sport e dei servizi connessi”.
Sporteams mediante la piattaforma digitale, rivolta allo Sport giovanile e dilettantistico, permetterà, nella logica delle Smart city, di attivare servizi, informazioni e comunicazioni personalizzate al servizio dei disabili e delle loro famiglie favorendo così la massima inclusione sociale tra le persone e le associazioni sportive.