FiPiLi. La Città Metropolitana di Firenze avvia venerdì 9 luglio i lavori, fino a 24 ore su 24 per le lavorazioni eseguibili, al fine di completate entro l’estate gli interventi necessari a riaprire le quattro corsie nel tratto in corrispondenza del km10+500, oggi ridotte a due per effetto della frana verificatasi a gennaio scorso.
A seguito delle ulteriori verifiche ed analisi effettuate è emerso con chiarezza che il cedimento della pavimentazione stradale verificatosi il 10 giugno 2021 è la naturale conseguenza dell’attuale tasso di utilizzazione dell’unica carreggiata disponibile e che è molto probabile possano verificarsi nuovamente cedimenti della pavimentazione.
E’ stato accertato altresì che in corrispondenza dell’area in frana, il sottofondo stradale è stato comunque interessato dal movimento franoso, come si evince dalle foto delle ispezioni visive, subendo sicuramente un rilassamento dello stato tensionale che lo rende meno resistente alle sollecitazioni indotte dal traffico e quindi il completamento degli interventi di consolidamento e la ricostruzione della carreggiata sono necessari al contenimento trasversale del sottofondo e al ripristino solo parziale delle sue caratteristiche di portanza.
Alla luce di quanto sopra esposto la Città Metropolitana ritiene indispensabile procedere immediatamente e senza indugio al completamento almeno degli interventi di consolidamento strutturale.
In attesa che la Regione Toscana emani il decreto di impegno di spesa dei 4 milioni di euro da essa annunciati e destinati alla FiPiLi con il trasferimento di risorse alla Città Metropolitana, “noi ci attiviamo per far presto e operiamo in somma urgenza – dichiarano il Sindaco Dario Nardella e la Sindaca di Lastra a Signa Angela Bagni, delegata della Metrocittà alla Viabilità di zona – Mentre gli uffici dell’ente si confrontano con quelli della Regione per condividere adeguate garanzie e modalità di interventi sulla strada, ci attiviamo lo stesso e senza indugio per proseguire i lavori di risanamento del rilevato”.
La Città Metropolitana ha informato il 2 luglio la Regione delle scelte che sta operando. Utile a riguardo compiere una ricognizione complessiva su quanto accaduto.
A gennaio, la Regione ha dichiarato lo stato d’emergenza per gli eventi meteo occorsi tra il 6 e il 9 del mese, dichiarando lo stato d’emergenza per sei mesi sul sistema regionale della protezione civile.
Il 22 gennaio è stata redatta un prima perizia di somma urgenza da parte della Metrocittà, alla quale la Regione assegnò a febbraio 321 mila euro.
Metrocittà ha speso tutti i soldi autorizzati dalla Regione intervenendo in somma urgenza per arginare gli effetti della frana, ancora in movimento, e per monitorare che non vi fossero conseguenze sul metanodotto e sul distributore di carburanti collocati in zona, con ispezioni ed analisi dei dati giornaliere. Ha dovuto proseguire nei mesi di marzo e aprile nella realizzazione di ulteriori lavori e comunque nell’ambito dello stato d’emergenza dichiarato, facendo eseguire senza indugio interventi per il ripristino di condizioni accettabili di sicurezza per gli automobilisti e per gli abitanti della zona interessata. Al margine della carreggiata in direzione Pisa, inoltre, è presente un’area di servizio per il rifornimento e la messa in sicurezza della carreggiata era funzionale anche alla messa in sicurezza di tutta l’area di servizio.
Gli interventi eseguiti in somma urgenza e quelli da eseguire per il ripristino definitivo della viabilità e la riapertura della carreggiata sono confluiti in un progetto tramesso alla Regione il 21 aprile scorso.
A maggio Metrocittà ha dovuto interrompere i lavori sia perché i movimenti della frana parevano assestati e sia perché la Regione, proprietaria della strada di grande comunicazione, ha scritto alla Città Metropolitana di non ritenere legittimo proseguire con affidamento diretto degli interventi e chiedeva di valutare l’adozione di una gara con procedura negoziata senza bando con inviti ad almeno 15 operatori.
Dopo l’avvallamento occorso sulla carreggiata Mare, in corrispondenza della frana, che ha comportato la chiusura temporanea della FiPiLi, dalle verifiche efffettuate è emersa la correlazione tra il cedimento della pavimentazione stradale verificatosi il 10 giugno 2021, il tasso di utilizzazione dell’unica carreggiata disponibile (la carreggiata direzione Mare) e la frana stessa che ha interessato principalmente la carreggiata in direzione Firenze. La Metrocittà ritiene pertando indispensabile, per la sicurezza dei cittadini e perchè non deteriori ulteriormente un bene pubblico di proprietà regionale, di procedere immediatamente e senza indugio e senza espletamento di procedure di gara al fine di completare almeno gli interventi infrastrutturalli di consolidamento, con l’attivazione del cantiere da questa settimana.
La Città Metropolitana in ogni caso sta verificando tutte le soluzioni praticabili per garantire continuità al cantiere, anche senza dover attendere l’espletamento della procedura di gara, per ridurre i disagi e assicurare le migliori condizioni di transitabilità in sicurezza.
Non si tratta di una scelta unilaterale, ma di operare in una situazione complessa e urgente al tempo stesso, in cui l’ente gestore, la Metrocittà, si assume la responsabilità di scelte inderogabili informandone la Regione, che è proprietaria della strada, e convocando, a breve, una riunione con tutti i Sindaci dei Comuni interessati alla FiPiLi.