Restauro per Palazzo Medici Riccardi. La Città Metropolitana di Firenze ha predisposto tutti i passaggi necessari per quest’opera indispensabile, la cui necessità si è evidenziata nell’ambito dei continui monitoraggi svolti dall’ente sulla sua storica sede.
Nel 2019, infatti, sono terminate le indagini di verifica dello stato di conservazione dei paramenti lapidei delle facciate del Palazzo, prospicienti via Cavour e via de Gori.
“Dalle verifiche effettuate – spiega Dario Nardella, Sindaco della Metrocittà – abbiamo potuto rilevare l’ammaloramento generale dei paramenti lapidei probabilmente dovuto alle vibrazioni prodotte nel tempo dal traffico o a eventi sismici anche di modesta entità che si sono veriricati nel corso degli anni, ma anche a fattori inquinanti che contribuiscono al deterioramento delle pietre”.
In particolare, la facciata che insiste su via Cavour è stata edificata in due momenti diversi: nella prima metà del 1400 quando Cosimo il Vecchio ne commissionò la costruzione a Michelozzo e nel periodo del suo ampliamento, voluto dalla famiglia Riccardi, nella seconda metà del 1600.
“Le pietre del bugnato – sottolinea Nardella – provengono dalle stesse cave ma sono state poste in opera con oltre 200 anni di differenza ed anche questo fatto ha determinato uno comportamento diverso dei paramenti lapidei. E’ perciò necessario un intervento di restauro e di consolidamento delle facciate, garantendo sicurezza alle persone e mantenimento del Palazzo”.
Essendo Palazzo Medici Riccardi un monumento di importanza storico-artistico-architettonica di rilevanza internazionale, la Città Metropolitana ha ritenuto fondamentale coinvolgere nella fase di studio e di progettazione la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra) con le quali è stata stipulata una convenzione, il cui scopo finale, in coordinamento con l’Ufficio Tecnico della Città Metropolitana di Firenze e la consulenza dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze, sarà quello di redigere un progetto esecutivo di restauro delle facciate.
“Mettere insieme questi soggetti – sottolinea il Sindaco – rappresenta la massima garanzia possibile per la realizzazione del progetto di restauro di uno dei Palazzi più importanti dell’Architettura rinascimentale fiorentina”.
Due le fasi previste dal piano di restauro. Nella prima via al montaggio di “ponteggi-laboratorio” che hanno come scopo quello di permettere l’accesso alle facciate per poter analizzare studiare e sperimentare interventi sui paramenti lapidei, determinando un quadro di conoscenze di dettaglio propedeutico alla fase propria di progettazione.
Al momento sono già stati montati tre piccoli ponteggi sulle porzioni di facciate che presentano un indice di criticità più alto. Gli interventi di studio sono stati avviati alla fine di giugno.
A partire poi dalla metà di luglio saranno montati altri due ponteggi, di dimensioni maggiori: il primo sulla facciata di via Cavour e l’altro sulla facciata di via De Gori, in posizioni scelte sulla base dei risultati degli studi effettuati. Ciò consentirà l’ulteriore prosecuzione delle indagini.
Lo studio dei paramenti lapidei avverrà con l’ausilio delle più moderne e sofisticate attrezzature messe a disposizione dell’Università ed avrà anche uno scopo didattico con la presenza di studenti che potranno accedere ai ponteggi-laboratorio.
Nella seconda fase sarà realizzato il progetto di restauro vero e proprio, entro i primi del 2021, e poi si procederà al bando di gara per l’esecuzione dei lavori di restauro.
A tale scopo la città Metropolitana di Firenze ha già messo in bilancio per il 2021 una prima tranche di finanziamenti per 1,5 milioni di euro.
Trattandosi di un’occasione unica per lo studio e la progettazione di un intervento di restauro di grande rilievo, tutto il processo di indagine e studio sarà pubblicizzato e divulgato attraverso banner e pannelli informativi collocati sui ponteggi ed attraverso una puntuale comunicazione. (mb)
Su http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=316446 le foto di Antonello Serino (Ufficio Stampa – Redazione di Met), utilizzabili dalla Stampa