Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato a maggioranza, con il voto contrario di Territorio Beni Comuni e Centro Destra per il Cambiamento, la delibera di adesione della Città Metropolitana di Firenze alla Fondazione di partecipazione Destination Florence Convention & Visitors Bureau in qualità di socio Fondatore.
Spiega il Consigliere Nicola Armentano: “Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Destination Florence Convention & Visitors Bureau ha approvato, il 7 dicembre 2023, la trasformazione in Fondazione di partecipazione e con nota del 11 dicembre ha trasmesso la proposta di Statuto del nuovo organismo alla Città Metropolitana di Firenze con l’invito di adesione quale socio fondatore. Le strategie di attrazione e gestione del turismo di qualità, con particolare riferimento a quello congressuale e dell’intero settore Mice (Meetings, Incentive, Congress, Events) come anche quello sportivo con il Tour de France, è stata individuata nella “Fondazione di Partecipazione” il modello più idoneo allo sviluppo di una governance condivisa, consentendo la convivenza di pubblico e privato in una struttura in grado di dialogare con il mercato e di assumere impegni pluriennali grazie alla programmazione strategica e a finanziamenti stabili. Dietro questa nuova realtà c’è una visione di valorizzazione diffusa e integrata dei flussi turistici in un ottica policentrica, per evitare che sia esclusivamente e sempre il capoluogo ad attrarre i turisti che arrivano sul nostro territorio e per valorizzare sempre di più le comunità locali e le loro potenzialità”
L’adesione comporta per la Città Metropolitana la corresponsione di una quota a Fondo di Dotazione e di quota annua di partecipazione, per le quali è già previsto apposito finanziamento nel bilancio di previsione 2024/2026 in corso di variazione, nonché la facoltà di designazione di uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
Lorenzo Falchi di Territori Beni Comuni ha dichiarato: “Non siamo d’accordo sulla delibera, anche se è importante il lavoro turistici che il Convention Bureau porta avanti sui temi della destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi, perché questa non è una competenza della Città metropolitana ma della Regione. È una valutazione prettamente politica e avrebbe bisogno di una riflessione più ampia. Ci sono altri aspetti da ponderare per supportare i Comuni o coadiuvare le funzioni della Regione che non riescono a tradursi in un presidio effettivo.”
Claudio Gemelli di Centro Destra per il cambiamento ha dichiarato: “Spesso questo Consiglio si trova ad affrontare questioni che esulano dalle proprie competenze dirette e che rischiano di farci fare delle forzature. Aggiungo che il settore del turismo e eventi congressuali comprende diverse tipologie di servizi come alberghi, trasporti, guide e tutto l’indotto di organizzazione di eventi, ma questa nuova Fondazione prevede una guida definita solo dalle istituzioni e dai grandi gruppi del turismo che siederanno nel consiglio di amministrazione, senza tenere contro delle altre categorie produttive del comparto, delle piccole medie imprese che ne sono la colonna portante. Così, invece, la cabina di regia del turismo viene messa nelle mani dei grandi gruppi italiani e stranieri ed alle istituzioni che non si sono distinte in passato come capacità di gestione di fenomeni come l’overtourism e lo spopolamento delle attività tipiche dei territori”.
Replica il consigliere Armentano: “La Fondazione potrà supportare la Città Metropolitana di Firenze, in virtù del ruolo di raccordo che l’amministrazione svolge nei confronti dei quattro Ambiti Turistici che insistono sul suo territorio, poiché gli scopi e le finalità della Fondazione rispondono agli obiettivi e alle linee di indirizzo dell’ente Città Metropolitana di Firenze e in particolare alle sue funzioni di promozione turistica. L’ingresso nel nuovo organismo risulta coerente con la previsione dello Statuto della Città Metropolitana che, all’articolo 18, punto 1, consente l’adesione ad enti o società senza scopo di lucro e all’art. 8, comma 2d) individua tra le politiche d’intervento quelle di promozione turistica, anche di ampia scala, in modo integrato con le politiche commerciali e di governo del territorio, assicurando il pieno coordinamento di tutte le attività svolte”.