Definire le priorità territoriali in materia di viabilità ed edilizia scolastica per quanto riguarda i Comuni della Valdisieve e del Valdarno fiorentino è stato l’obiettivo dell’incontro convocato stamani a Pontassieve da Monica Marini (sindaco di Pontassieve e delegata della Metrocittà a Pianificazione territoriale di coordinamento, patrimonio, e all’edilizia scolastica e viabilità per le due zone) tra i tecnici di settore della Città Metropolitana e i sindaci e gli assessori dei comuni di Figline e Incisa Valdarno, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina e San Godenzo. Già in calendario un altro incontro con i sindaci dei Comuni del basso Mugello che rientrano nell’ambito territoriale di competenza.
“L’incontro – spiega Marini – è servito per definire le priorità d’intervento per la nostra zona attraverso il confronto tra i bisogni dei territori e quelli che sono i progetti che la Città Metropolitana sta mettendo in campo. Come delegata intendo replicare questo tipo di confronti perché le problematiche legate all’edilizia scolastica e alla viabilità incidono direttamente sulla vita delle cittadine e dei cittadini e, proprio per questo, necessitano di risposte efficaci e rapide”.
La Città Metropolitana funziona tanto meglio “quando si dimostra capace di rimettere al centro i Comuni e chi ogni giorno li vive e li conosce: serve un rapporto stretto tra i diversi livelli territoriali che rimetta al centro il diritto dei cittadini a ottenere le risposte migliori alle loro esigenze.”
Circa le scuole, è stato fatto il punto sull’istituto superiore Vasari di Figline e l’Istituto Balducci di Pontassieve, le due scuole superiori più grandi del sud est fiorentino.
Sulla viabilità, da tutti gli Amministratori sono state sottolineate richieste sulla certezza dei tempi, sul controllo circa la qualità e l’efficacia dei lavori e, soprattutto, l’assunzione – da parte della Città Metropolitana – dell’impegno a farsi portatrice delle più urgenti e rilevanti tematiche d’interesse dei Comuni, come peraltro sta interpretando, facendo crescere ulteriormente modalità condivise di lavoro che siano più attive anche da parte dei Comuni.
L’incontro a Pontassieve