Sul tema venerdì 13 febbraio la prima riunione dei Consigli di circoscrizione a Palazzo Vecchio. Appuntamento alle 18.30 nel Salone dei Duecento. Interventi del Sindaco Nardella e dell’assessore al Decentramento Gianassi
Ci saranno tutti i 96 consiglieri di quartiere (67 di maggioranza, 28 di opposizione), i cinque presidenti, il sindaco Dario Nardella e l’assessore al decentramento Federico Gianassi domani, alle 18,30, nel Salone dei Duecento, per la prima riunione dei consigli di Quartiere di Firenze a Palazzo Vecchio. Il perché di questa storica “prima”: discutere su come cambierà l’amministrazione dei quartieri con l’avvento della città metropolitana.
Ad illustrare l’iniziativa, questa mattina, l’assessore Gianassi al fianco dei presidenti Maurizio Sguanci (Q1), Michele Pierguidi (Q2), Alfredo Esposito (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e Cristiano Balli (Q5).
“L’incontro di domani – ha dichiarato Gianassi – rappresenta un momento importante di confronto e dialogo tra il sindaco di Firenze, che è anche sindaco della città metropolitana e che in questa veste incontra i presidenti dei cinque quartieri fiorentini e i consiglieri di quartiere di maggioranza e opposizione. L’obiettivo è coinvolgere l’istituzione quartiere, in cui crediamo molto per radicare le politiche nel territorio, nel processo innovativo che ha portato all’istituzione della città metropolitana con l’estensione dei confini del governo su un territorio che va dal Mugello al Chianti e in cui Firenze è centrale. Quindi nel momento in cui si ampliano i confini, vogliamo mantenere forti presidi territoriali. D’altronde nello Statuto approvato dal consiglio metropolitano è previsto il riconoscimento diretto dei Quartieri di Firenze, che quindi resteranno non solo perché sono un’istituzione riconosciuta dalla legge ma anche perché sono il primo strumento di collegamento tra l’Amministrazione e i cittadini. Uno strumento qualificato perché democraticamente eletto e perché conosce il territorio e contribuisce, insieme all’Amministrazione, al governo della città. Sono quindi un’esperienza che deve essere valorizzata e l’appuntamento di domani rappresenta un importante momento di confronto e incontro”.
Nei loro interventi, i presidenti hanno toccato alcuni dei temi più caldi della vita della città visti da vicino, da quel primo “sportello” dell’amministrazione rappresentato proprio dai quartieri.
Dalla vivibilità del centro storico ai servizi ai cittadini, e a quanto è stato fatto in questi primi mesi del nuovo mandato amministrativo (come la riapertura dell’anagrafe al Parterre, frutto di una complessiva riorganizzazione che ha permesso di dotare tutti i quartieri di uno sportello per i cittadini). Fino alle molte sfide che attendono le periferie: per il Q3, la realizzazione dei bypass di Galluzzo e Cascine del Riccio e il sistema dei parchi metropolitani. Con all’orizzonte un appuntamento di caratura nazionale come l’apertura del Polo della Memoria negli spazi dell’Ex3 a Gavinana.
Il Q4, che con la costruzione della linea 1 della tramvia ha iniziato già da anni un percorso di confronto con il Comune di Scandicci, guarda oggi allo sviluppo del quadrante nord-ovest della città, con il recupero della caserma dei Lupi di Toscana, che sarà oggetto di una maratona di ascolto dei cittadini con il sindaco Nardella a breve.
Per il quartiere più popolato della città, il 5, la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia e, in previsione di un futuro non troppo lontano, la 4, che collegherà Firenze ai comuni di Sesto e Campi e per cui ci sono già i finanziamenti. Il Q5 che, nell’ottica della città metropolitana, si trova ad essere, per estensione, popolazione e collocazione geografica, il cuore: al centro dell’area, con funzioni strategiche come il Polo Ospedaliero di Careggi.
“L’aspetto più importante – hanno dichiarato Sguanci, Pierguidi, Esposito, Dormentoni e Balli – è proprio che tutti e cinque i quartieri si riuniscano nel luogo della politica di Firenze. Un appuntamento dalla forte carica simbolica, ma non solo: il lavoro sulla città metropolitana è infatti ormai uscito dalla fase teorica per entrare nel vivo delle questioni che riguardano la quotidianità dei cittadini, quella che come quartieri affrontiamo ogni giorno con decine e decine di contatti. Il sindaco Nardella, fin dai primi giorni del suo mandato, ha dato un impulso molto forte al ruolo dei quartieri, che – è bene ricordarlo – sono stati riconosciuti come articolazione amministrativa nello statuto della città metropolitana. Un’articolazione strategica: la città metropolitana consentirà infatti di potenziare tutti i servizi ai cittadini, dall’anagrafe ai servizi socio-sanitari fino alla gestione degli spazi di verde pubblico.
Le periferie, grazie alla città metropolitana, troveranno una nuova centralità nelle politiche di area vasta, arrivando ad incidere nella vita quotidiana dei fiorentini. L’area del Quartiere 5, in particolare, diventerà la cerniera dell’area metropolitana con l’avvio di un percorso che porterà al superamento dei tanti ‘steccati’ che da sempre hanno bloccato i rapporti con i comuni contermini, con beneficio di tutti”.