Esposti alcuni testi antichi dedicati a Cristoforo Landino, provenienti dal Comune di Castel San Niccolò e dalla Biblioteca Moreniana di Firenze
Venerdì 23 febbraio in Palazzo Medici Riccardi la consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura Letizia Perini, insieme al Presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani, e ai Sindaci dei comuni di Castel San Niccolò Antonio Fani e Pratovecchio Stia Nicolò Caleri, ha presentato l’Anno Landiniano, in celebrazione del seicentenario della nascita di Cristoforo Landino, umanista, filosofo e poeta.
Nato a Firenze da una famiglia originaria del Casentino, Landino insegnò oratoria e poetica, annoverando tra i suoi allievi Poliziano e Marsilio Ficino.
Attivo nella vita politica fiorentina – tra la segreteria di Parte guelfa e la prima Cancelleria – fu vicino anche alla famiglia Medici.
Per i suoi meriti letterari, nell’anno in cui usciva a Firenze la prima edizione a stampa della “Divina Commedia” (1481), corredata dal suo commento e con incisioni di Baccio Baldini su disegni di Sandro Botticelli, Landino ottenne dalle autorità fiorentine il palazzo turrito presso la porta meridionale di Borgo alla Collina (oggi comune di Castel San Niccolò, provincia di Arezzo), dove si trasferì fino alla morte avvenuta nel 1498 e dove ancora riposa nella chiesa di San Donato.
La Città Metropolitana di Firenze e il Comune di Castel San Niccolò celebrano l’avvio del centenario con l’esposizione in Palazzo Medici Riccardi di alcuni testi antichi a lui dedicati, provenienti dal Comune di Castel San Niccolò e dalla Biblioteca Moreniana di Firenze.