“Io Margherita, 600 anni dalla scomparsa di Margherita Bandini Datini, 1423 – 2023” è il titolo di una serie di incontri che approfondiscono la figura di una donna del suo tempo e anche molto attuale oggi, tra confini sociali e emancipazione, istruzione e lavoro femminile, società mercantile e relazioni familiari.
Il suo percorso di vita è stato ricostruito grazie al ricco epistolario dell’archivio Datini, conservato all’Archivio di Stato di Prato, un’importante fonte di informazioni sullo stile di vita di una ricca famiglia di mercanti toscani di fine Trecento e, in particolare, sul percorso di Margherita. Nata nella nobile famiglia fiorentina dei Bandini nel 1360, anno in cui il padre viene decapitato per tradimento nei confronti del governo fiorentino, dopo la caduta in disgrazia e il sequestro dei beni, nel 1376 Margherita va in sposa al mercante di Prato Francesco Datini. I due vissero insieme solo per brevi periodi di tempo e così alimentarono negli anni un corposo carteggio che è giunto fino a noi. Solo da vedova Margherita tornerà a Firenze, dove si farà Oblata.
Le lettere testimoniano dell’emancipazione di Margherita che fino a 30 anni non sapeva leggere e scrivere e si serviva di uno scrivano. Poi, imparato a scrivere nel modo dei mercanti, le missive diventano più personali e descrivono spesso il suo stato d’animo e i rapporti con il marito. Quella che emerge è la figura di una donna che partecipava attivamente alla conduzione dell’azienda di famiglia, con sfaccettature che ne fanno un soggetto autonomo e molto attuale, nobile ma attiva e pratica, imprenditrice attenta alle relazioni pubbliche, senza figli propri che adotta e accoglie la figlia naturale del marito, Ginevra, che la accompagna nell’ultimo periodo a Firenze.
Dichiara Letizia Perini, consigliera metropolitana con delega alla cultura, che interverrà sia nell’incontro di apertura sia in quello di chiusura: “Con questa serie di incontri abbiamo la possibilità di fare con Margherita un percorso che ci restituirà una figura a tutto tondo della sua epoca ma anche molto attuale, piena di umanità e di qualità che la avvicinano molto alle donne di oggi”
Racconta Eleonora Puro del Centro turistico giovanile, organizzatrice degli eventi in collaborazione con l’associazione Scuola d’Arte Leonardo e il contributo della Città metropolitana di Firenze: “Tutte le conferenze, partendo da alcune peculiarità della vita di Margherita, ne attualizzano poi il significato. Attraverso la sua voce ‘di carta’ avremo la possibilità di riascoltare la voce delle tante donne perdute nelle pieghe della storia”.
Aggiunge Cinzia Menichetti della Scuola d’Arte Leonardo di Prato: “Margherita ci stupisce per tante cose. Per aver imparato a leggere e scrivere da adulta, per la sua capacità di fare famgila allargata, di accogliere la figlia naturale del marito, Ginevra, e di essere presente nella conduzione dell’azienda di famiglia, esempio di emancipazione sociale anche oggi”.
Conclude Irene Padovani, assessora alla cultura del Comune di Calenzano: “La figura di Margherita Bandini Datini è rientra perfettamente in quella che è la vocazione del nostro territorio, fatto di aziende e donne che lavorano da sempre. Per questo abbbiamo voluto partecipare a questa iniziativa”.
Il primo incontro, in programma il 9 novembre alle Oblate, è dedicato all’alfabetizzazione delle donne. Il prof. Franco Cardini introdurrà il pubblico nella vita della Firenze mercantile nel tardo medioevo, mentre la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale parlerà dell’importanza dell’apprendimento per renderci cittadini.
Il 14 si approfondisce il tema del baliatico a Montelupo, dove la figlia Ginevra fu mandata a balia e dove sono custodite, nel museo cittadino, testimonianze degli strumenti delle balie in ceramica. La balia come doppia presenza e doppia assenza, madre per altri figli, è una figura molto presente in Toscana ai tempi di Margherita.
L’incontro del 16, a Sesto, riguarda il lavoro e l’imprenditorialità delle donne attraverso i secoli fino ai giorni nostri, con la Consigliera di parità della Regione Toscana che concluderà la conferenza portando il contributo fattivo della sua esperienza, mentre IRPET fornirà il quadro dell’occupazione femminile in Toscana.
A Calenzano, il 18 novembre, si parlerà di merci, trasporto e logistica che sono state da sempre la vocazione del territorio: da lì l’impresa Datini inviava i propri manufatti in tutto il mondo per raggiungere i mercati europei e oltre. Renderà testimonianza un’imprenditrice locale della logistica.
Le conclusioni del percorso, a Palazzo Medici Riccardi il 23, sono affidate ai massimi esperti di Francesco e Margherita Datini. Saranno infatti presenti Diana Toccafondi, Jerom Hayez, il Direttore dell’Archivio di Stato di Prato. Il Palazzo Datini di Prato, il carteggio tra Margherita e Francesco non avranno più segreti.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
9 novembre – 15:30 – Biblioteca delle Oblate – Sala S. Aleramo – Firenze
DONNE PENNE E CALAMAIO
Alfabetizzazione femminile – parole che cambiano la vita.
E. Puro – Il perché di un ricordo
L. Perini – Consigliera Città Metropolitana, Delega Cultura – Apertura del Ciclo di conferenze su Margherita Datini attualizzandone la figura
Coordina: V. Nanni – Storico
F. Cardini – La società Mercantile fiorentina del Tre/Quattrocento
B. Piochi – La scuola dell’abaco a Firenze
C. Marcheschi – Margherita e le altre. Le donne della Famiglia di Francesco Datini
S. Pizzuti – Apprendere per essere cittadini domani, l’impegno quotidiano dell’Ufficio Scolastico Provinciale
14 novembre – 17:00 – MMAB – Montelupo Fiorentino
MARGHERITA E IL LAVORO NASCOSTO DELLE DONNE
Inaugurazione della mostra “Sante, Madonne e Arpie” a cura di I. Antonin
Saluti istituzionali: A. Viviani – Assessore alla Cultura
C. Menichetti – Margherita Bandini Datini una donna oltre i confini sociali. L’ultima degli ultimi 1360 – 1423
A. Dadà – Doppia presenza e doppia assenza. Balie e baliatico nella storia della Toscana.
L. Camin – Le tazze da parto del Museo della ceramica di Montelupo Fiorentino: forma e funzione di un antico dono
Ore 18:45 inaugurazione mostra Sante, Madonne e Arpie a cura di I. Antonin
16 novembre – 17:00 – Biblioteca F. Ragionieri – Sesto Fiorentino
AMBIGUA CREDENZA
Come le donne lavorando hanno cambiato il mondo
Saluti istituzionali: J. Madau – Assessore alla Cultura
I. Falchini – Presidente Commissione Pari Opportunità
Introduce e coordina: C. Menichetti – Presidente Scuola d’Arte Leonardo APS – Margherita esempio di emancipazione sociale
A. Pescarolo – Il lavoro femminile attraverso i secoli
N. Faraoni – IRPET i numeri toscani del lavoro femminile
S. Piermarini – Presidente Centro Commerciale Naturale – L’imprenditoria femminile
Conclusioni: M. G. Maestrelli – Consigliera di Parità Regione Toscana
18 novembre – 16:00 – Biblioteca Comunale Calenzano
I SIGNORI DELLE MERCI
Da Calenzano sulle strade del Mondo
Saluti istituzionali: I. Padovani – Assessore alla Cultura
Introduce e coordina:
C. Menichetti – Margherita e il mondo imprenditoriale di Francesco
M. Saccenti – Il mercante imprenditore. Lavoranti a domicilio in età tardo medioevale.
R. Stopani – L’importanza delle vie di comunicazione per le attività di Datini. Calenzano tra viabilità locale e strade dei percorsi sovraregionali
Imprenditrice locale – E ritornammo a percorrere le strade del mondo. La vocazione di un territorio
23 novembre – 15:30 – Palazzo Medici Riccardi Sala N. Pistelli – Via Cavour 9 – Firenze
UNA DONNA RITROVATA
Sono stati invitati a portare i loro saluti:
E. Giani – Presidente Regione Toscana, D. Nardella – Sindaco di Firenze, M. Biffoni – Sindaco di Prato
L. Perini – Consigliera delegata alla Cultura Città Metropolitana – Ritrovare Margherita nelle voci dei territori.
Introduce e coordina: D. Toccafondi – Presidente del Comitato tecnico scientifico archivi del Ministero della Cultura
L. Meoni – L’archivio di Stato di Prato e il carteggio Datini. Una storia lunga secoli.
J. Hayez – Palazzo Datini “una casa fatta per durar mill’anni” – la casa del mecenate e del mercante.
C. Menichetti – “…per le chose furono di Monna Margherita…” una lettera ritrovata
C. Marcheschi – “Un si grande fastello di scritture” – formazione e tradizione dell’Archivio Datini.
http://met.cittametropolitana.fi.it/public/misc/20231107122653280.pdf
http://met.cittametropolitana.fi.it/public/misc/20231107122728125.pdf