La Città metropolitana di Firenze stanzia 4,5 milioni di euro per il rifacimento dell’ex convento di Sant’Orsola
La Città metropolitana di Firenze avvia un’importante campagna di lavori di rifacimento e restauro dell’ex convento di Sant’Orsola. Il complesso, che si estende per 14mila metri cubi, si trova a due passi a Palazzo Medici Riccardi, nella zona di San Lorenzo.
In attesa di un restauro che renderà gli spazi del tutto fruibili a cittadini e turisti, tra la fine del 2018 e il 2019 la Città metropolitana di Firenze ha in programma l’esecuzione di lavori di riqualificazione dell’immobile per 4,5 milioni di euro.
Il primo intervento, al via a fine 2018 e della durata di un anno, riguarda il rifacimento delle coperture su oltre 4mila metri quadrati di superficie. Nello specifico, la MetroCittà prevede di eseguire lavori di impermeabilizzazione, coibentazione e copertura, investendo 1,6 milioni di euro.
Un secondo cantiere, al via nel 2019, riguarderà il rifacimento di 2.600 metri quadrati di facciate del complesso, risalente ai primi del ‘300. Tra i lavori previsti, il rifacimento dello zoccolo in basolato, l’intonacatura delle facciate, la ricostruzione dei cornicioni, la chiusura delle finestre, l’apposizione dei portoni, il restauro e l’apposizione delle grate in ferro. Per questo secondo intervento l’ente metropolitano ha deciso di stanziare 2,8 milioni di euro.
Il cantiere a cura della Città metropolitana fiorentina viene anticipato da una serie affissioni grafiche sulle facciate di Sant’Orsola, per raccontare a cittadini, turisti, studenti e passanti quanto è in programma per il futuro dell’ex convento, incastonato nel cuore di Firenze.
Opere di miglioramento e riqualificazione che, seppur non definitive, renderanno il quartiere più sicuro, decoroso e accogliente.
La storia di Sant’Orsola. Il complesso nasce come piccolo monastero femminile, speculare a San Lorenzo. Gradualmente ingrandito, ha ospitato monache benedettine, prima, e francescane, poi. Tra i nomi che rendono celebre il complesso di Sant’Orsola troviamo Lisa Gherardini, la donna che secondo la tradizione ha ispirato la Gioconda di Leonardo da Vinci, sepolta qui nel 1542, dopo aver vissuto gli ultimi anni di vedovanza vicino alla figlia Marietta, monaca a Sant’Orsola con il nome di suor Ludovica.
Il monastero venne soppresso agli inizi dell’Ottocento e dal 1810 divenne manifattura di tabacchi. Destinazione che ha conservato fino all’apertura della Manifattura Tabacchi nella zona di piazza Puccini. Negli anni ’80 passò al Demanio, mentre è del 2009 il passaggio di Sant’Orsola all’allora Provincia di Firenze grazie a un accordo siglato tra Demanio, Provincia, Comune di Firenze e Regione Toscana. L’intento è quello di avviare un progetto di finanza per la ristrutturazione di un complesso che potrebbe ridisegnare il quartiere di San Lorenzo e gran parte del centro storico. Per l’avvio di una qualunque operazione di restauro, su indicazione della Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana, è però necessaria una campagna di scavi archeologici preliminari, portata avanti tra il 2011 e il 2013.
Un importante progetto di restauro si è arenato a fine 2017 per cause non dipendenti dalla Pubblica amministrazione locale.
Nonostante sia ancora, di fatto, un cantiere a cielo aperto, negli anni Sant’Orsola è stata scenario di eventi culturali e aperture temporanee straordinarie mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore storico e l’importanza futura di questo luogo.