Lavoro e formazione professionale nella Piana Fiorentina e in Mugello: Metrocittà Firenze dice sì a due accordi approvati all’unanimità dal Consiglio di Palazzo Medici Riccardi.
Su proposta del consigliere delegato Sandro Fallani, il Consiglio ha approvato all’unanimità un protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Signa, Sesto Fiorentino, Camera di Commercio, sindacati Cgil, Cisl, Uil, associazioni datoriali, Università degli Studi di Firenze e Cnr che definisce un “patto locale su lavoro e formazione professionale nel territorio della Piana fiorentina”.
“Abbiamo uno strumento ulteriore oltre a quello normativo nazionale – dichiara il consigliere delegato Sandro Fallani – per cui siamo titolati ad intervenire e ad avere un ruolo non solo nel monitoraggio ma anche nell’intervento sulle crisi che si formano, purtroppo, non più per ragioni produttive aziendali ma principalmente per ragioni finanziarie.
Altro elemento importante sul fronte della formazione è l’orientamento che deve essere proposto subito all’interno delle scuole superiori”.
Con la sottoscrizione del Protocollo le parti intendono in particolare:
sostenere la difesa ed il rilancio della condizione occupazionale e produttiva attraverso la promozione dell’allineamento dell’offerta formativa regionale ai fabbisogni delle aziende presenti sul territorio, mettendo a disposizione dei cittadini un insieme integrato di opportunità per l’acquisizione, l’aggiornamento e l’adeguamento delle competenze e migliorando così l’occupabilità dei cittadini e la capacità di risposta del sistema formativo locale ai fabbisogni di professionalità e competenze dei settori produttivi strategici del territorio;
fornire, attraverso un costante monitoraggio della situazione occupazionale e di possibili crisi aziendali del territorio, una risposta sollecita ai fabbisogni formativi per una tempestiva riqualificazione su nuove competenze nonché individuare e attuare percorsi e strumenti per la continuità e la salvaguardia dell’occupazione.
Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, su proposta del consigliere delegato Massimo Fratini, ha approvato anche il testo di un protocollo d’intesa tra Unione montana dei Comuni del Mugello, Regione Toscana, Arti Toscana, Camera di Commercio, scuole secondarie di secondo grado Chino Chini e Giotto Ulivi, sindacati Cgil, Cisl, Uil e associazioni di categoria Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Legacoop Toscana e Confcooperative, per la stipula di un patto locale per la formazione in Mugello.
“E’ un atto importante per la formazione in tutto il territorio del Mugello – dichiara il consigliere delegato Massimo Fratini – a cui hanno aderito molti attori, con lo scopo di promuovere l’offerta formativa regionale rispetto ai fabbisogni formativi per chi perde il lavoro ed ha necessità di avere strumenti di riqualificazione e di favorire l’incontro tra domanda e offerta.
La Città Metropolitana di Firenze con la sottoscrizione del protocollo d’intesa si impegna, in particolare, al costante monitoraggio sulle crisi aziendali dell’area metropolitana che arrivano al tavolo dell’Unità di crisi per trarre elementi utili a individuare fabbisogni formativi per la riqualificazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, anche svolgendo funzioni di raccordo e scambio con altri eventuali tavoli di confronto attivi a livello dei diversi territori, per il rispetto delle specificità locali”
“Si deve stimolare la formazione che sia coerente con il territorio di riferimento – sottolinea il consigliere di Territori beni comuni Enrico Carpini – La Città Metropolitana in questo progetto non ha un ruolo di coordinamento di monitoraggio delle crisi aziendali che arrivano al tavolo dell’unità di crisi. Sottolineo che al momento la Città Metropolitana non ha un proprio consigliere delegato per il lavoro non essendo stato sostituito il consigliere Zambini che se ne occupava e questo è un elemento, visto il tema, che deve essere risolto in modo rapido”.
Pareri favorevoli ma perplessità sui protocolli (per il Mugello e per la Piana Fiorentina) da parte delle opposizioni. Per Cecilia Cappelletti (Centrodestra per il cambiamento) “non c’è uniformità nei due protocolli per la parte degli Enti coinvolti nel processo di formazione”. Paolo Gandola condivide le osservazioni: i due protocolli “propongono soggetti diversi e sono diversi anche nella loro stesura ad esempio nella parte relativa agli intendimenti che si vogliono realizzare. Soddisfatto invece per la parte di realizzazione di una nuova scuola nel comune di Campi, a patto che sia previsto un cronoprogramma serio e definito” (Loriana Curri)