La Città Metropolitana riconosciuta come virtuosa. Via al “contratto decentrato”. Il Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, con Brenda Barnini, Vice Sindaco con delega al Personale e al Bilancio, il Segretario generale Vincenzo Del Regno, che è anche Direttore generale dell’ente, e i rappresentati della Rsu della Metrocittà, hanno illustrato stamani i contenuti del “contratto decentrato” dell’ente, il primo siglato in Toscana sulla base del nuovo contratto nazionale firmato a maggio.
Stamani è stata firmata in Palazzo Medici Riccardi anche la preintesa per il contratto integrativo dei dirigenti.
Quella del “contratto decentrato” è un’assoluta novità che ne sottolinea un’altra altrettanto rilevante: la Città metropolitana di Firenze, grazie al comportamento virtuoso perseguito fin dalla sua nascita, è stata riconosciuta dal Governo come ente sperimentatore che può incrementare il fondo delle risorse assegnate al personale. Solo Firenze, insieme alle Metrocittà di Bologna e Milano, ha rispettato i quattro parametri necessari per accedere a questa possibilità e individuati nel decreto ministeriale 75 del 2017: il rapporto tra le spese di personale e le entrate correnti considerate al netto di quelle a destinazione vincolata; il rispetto degli obiettivi del pareggio di bilancio; il rispetto del termine di pagamento dei debiti di natura commerciale al 31 dicembre 2018; la dinamica del rapporto tra salario accessorio e retribuzione complessiva.
La Città Metropolitana di Firenze può quindi incrementare, a decorrere dal 1º gennaio e fino al 31 dicembre 2018, in via sperimentale, l’ammontare della componente variabile dei fondi per la contrattazione integrativa destinata al personale in servizio, anche di livello dirigenziale, in misura non superiore a una percentuale della componente stabile dei fondi medesimi. La percentuale dell’incremento delle risorse variabili individuata dal decreto ministeriale è pari al 5 per cento delle risorse stabili.