“Lo Sport è entrato nella Costituzione Italiana. Si apre una storia nuova, tutta da scrivere”, dichiara Nicola Armentano, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato allo Sport. Il testo è composto di una sola norma che all’articolo 33 della Costituzione, laddove si parla di arte e scienza, aggiunge: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Adesso, sottolinea Armentano, “non si può più attendere. Possiamo costruire con lo sport una società più inclusiva, più sana e più solidale”.
“Abbiamo perseguito con determinazione l’obiettivo di fare entrare lo Sport nella nostra Costituzione come un diritto. Ora dovrà essere declinato per quello che è davvero: scuola di educazione alla salute, in senso pieno, e alla relazione con gli altri.
Non si tratta solo di un passaggio formale, ma di un cambio di passo politico e culturale. Serve investire adeguatamente nello sport, soprattutto alla luce delle difficoltà che sta affrontando questo settore. È necessario pensare allo sport come momento fondamentale di formazione e cultura, determinante per la crescita dei giovani e per la trasmissione dei valori ad esso connesso. Vanno abbandonate quelle resistenze che in passato hanno visto poco corrispondere i doveri dell’essere studente al fatto di essere atleta. Si tratta di rovesciare questo paradigma e di valorizzare il merito sportivo anche perché ormai è consolidata la relazione tra apprendimento e movimento che vanno in perfetta sintonia”.
Anche alla luce di questa novità “collaboriamo con le scuole non perché lo sport sia visto come un un complemento, ma come una disciplina didatticamente fondata e volta, tra l’altro, a costruire senso sano del benessere e della salute. Lo sport vissuto così è anche un ponte che unisce gente lontana, un vero e proprio strumento pacifico e pacificante, e al tempo stesso un volano per la cultura e l’economia”.