Dopo il successo della prima edizione torna il Maggio Metropolitano che quest’anno allarga la programmazione di concerti, incontri e conferenze a tutti i 42 Comuni della Città Metropolitana di Firenze (lo scorso anno erano 20 i comuni coinvolti), distribuendo oltre 120 eventi in 7 mesi di programmazione che vanno da fine agosto 2018 a marzo 2019.
Il progetto, finanziato dalla Città Metropolitana di Firenze, e realizzato dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Firenze dei Teatri, abbraccia tutti e 42 i comuni (Firenze compresa) distribuiti nelle cinque aree di riferimento: Chianti, Cintura Fiorentina, Empolese e Valdelsa, Mugello, Valdarno e Valdisieve.
Tutti i territori coinvolti avranno ospite il Maggio Musicale Fiorentino (principalmente l’Orchestra e il Coro, ma anche gruppi cameristici, solisti e alcuni ospiti speciali) per concerti, conferenze e incontri che porteranno principalmente i contatti e i contenuti del Teatro direttamente “a casa” di chi non risiede nel capoluogo ma non solo: il Maggio aprirà le sue porte ai cittadini metropolitani per prove aperte degli spettacoli e ulteriori conferenze.
Tutto il ciclo di iniziative, dalle conferenze ai concerti fino alle prove aperte delle opere e dei concerti del Maggio e agli spettacoli per ragazzi, nasce dal presupposto che lo sviluppo sociale ed economico di una comunità, piccola o grande che sia, passa anche per la sua crescita culturale.
“Dopo il grande successo della scorsa edizione, che ha visto la partecipazione sia di appassionati sia di persone che hanno scoperto per la prima volta la magia e la grande qualità del Maggio Musicale, ecco un nuovo programma straordinario che interloquisce in modo originale con i luoghi e le persone – sottolinea il Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella – Il territorio metropolitano è al tempo stesso generoso ed esigente: abbiamo un’eredità di arte e di storia in tutti i nostri Comuni che ora continueranno a dialogare in maniera più incisiva con la ricchezza della musica, eseguita da un’eccellenza mondiale qual è il Maggio.
La Città Metropolitana punta su una cultura viva che valorizza le realtà in grado di esprimerla a tanti livelli e sa andare incontro ai nostri cittadini, che sono esigenti, capaci di riconoscere, come hanno sempre fatto, una proposta preziosa come questa. Ma vorrei sottolineare come, particolarmente in questa stagione, il Maggio Musicale ci educa alla cultura dell’ascolto, di cui tutti abbiamo bisogno”.
“Una delle principali ragion d’essere di un teatro come il nostro – spiega il sovrintendente Cristiano Chiarot – è diffondere la conoscenza e l’amore per la musica. Per questo crediamo che il Maggio debba uscire dai suoi confini fisici per andare a far visita al suo pubblico. È così che si avvicinano le persone al teatro, facendo conoscere e facendo capire cosa succede all’interno di quel luogo.
Spiegando loro – non a parole ma con uno spettacolo, con le prove di un’opera, con un concerto – che una fondazione lirico sinfonica è qualcosa di molto più vicino alla gente di quel che si potrebbe pensare. Vicina perché la musica è universale e sempre contemporanea. Vicina perché attraverso l’esperienza si possono scoprire passioni che non si conoscevano; e imparando a conoscere e apprezzare questa vicinanza, auspichiamo che i cittadini dai quali siamo andati a portare il nostro lavoro o ai quali abbiamo aperto le porte, tornino e diventano parte del nostro pubblico più affezionato.
Il successo della prima edizione del Maggio Metropolitano ci fa pensare che la direzione verso cui si sta andando sia quella giusta, così come le adesioni dei comuni che sono passati dai 20 dello scorso anno ai 42 di oggi, ovvero l’intera Città Metropolitana di Firenze”.
Dopo una serie di anteprime nei primi mesi del 2018 – che hanno visto l’Orchestra e il Coro esibirsi in alcuni comuni come Calenzano, Capraia e Limite, Montaione, Montespertoli, Rufina e nei cinque quartieri della città di Firenze – il Maggio Metropolitano è entrato nel clou a partire dal 25 agosto, con due concerti nel Mugello, per poi proseguire con una programmazione intensa che andrà avanti per tutto l’autunno e l’inverno, fino all’inizio della primavera 2019.
Gli appuntamenti in calendario si svolgeranno in luoghi suggestivi e inediti (dalla Cattedrale di San Romolo a Fiesole a Villa Pozzolini a Vaglia, dagli ex-macelli di Dicomano alla Villa di Cambiano a Castelfiorentino, dalla Pieve di San Babila e San Bavello a San Godenzo fino al Palazzo dei Vicari di Scarperia, solo per citarne alcuni) che permetteranno, anche al pubblico che abitualmente frequenta il Teatro, di assistere alle performance del Maggio al di fuori del loro abituale contesto.
Se non diversamente previsto, i biglietti saranno distribuiti, a semplice richiesta, all’ingresso delle sale dove avranno luogo gli appuntamenti.
Il programma e il Manifesto della seconda edizione del Maggio Metropolitano
Su https://youtu.be/FOJE1uzmi2s il video di Florence Tv utilizzabile da social e media