Su proposta del Sindaco Dario Nardella, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze e la Conferenza Metropolitana dei Sindaci hanno approvato il rendiconto di gestione per il 2022. A causa sia dell’epidemia da Coronavirus sia del conflitto Russo-Ucraino, vi sono state conseguenze pesanti e negative anche per le finanze degli enti locali. Nel corso del 2022 sono state perciò necessarie manovre correttive. Anche la Città Metropolitana di Firenze è dovuta intervenire per salvaguadare gli equilibri di bilancio.
Per quanto attiene alle entrate correnti, si è registrata, in particolare, la flessione dell’IPT, che è passata da 49.580.569,83 euro del 2021 a 44.987.354,83 euro del 2022 (con una diminuzione quindi di 4.593.215,00 euro), e dell’Rc Auto, da 47.273.132,24 euro del 2021 a 46.033.952,51 euro del 2022 (con una diminuzione quindi di 1.239.179,73 euro). Solo a parziale ristoro di tali minori entrate, sono state assegnate nel 2022 alla Metrocittà 507.011,59 euro. Inoltre si è proceduto nel 2022 ad applicare al Bilancio di Previsione 2.748.851,93 euro che residuavano, come quota vincolata ex art. 106 del fondo per le funzioni fondamentali, nell’avanzo di amministrazione accertato al 31 dicembre 2021. In sintesi, per il 2022 sono state così quantificate in 13.643.741,71 euro le minori entrate e, rispettivamente, in 2.588.112,41 euro ed in 236.504,26 euro le minori e le maggiori spese, come conseguenti all’emergenza sanitaria.
Per quanto attiene alle spese correnti, le stesse sono aumentate di 1.607.987,52 euro, passando da 130.248.410,07 euro del 2021 a 131.856.397,59 euro del 2022. In particolare, in conseguenza del conflitto Russo-Ucraino, le spese del servizio energia sono passarte da 7.332.943,97 euro del 2021 a 12.275.502,57 euro del 2022, con un incremento quindi di 4.942.558,60 euro, solo in parte compensato dai contributi straordinari assegnati all’Amministrazione metropolitana nel 2022 per il “caro energia” per complessivi 4.028.334,89 euro.
Per questi motivi non è dovuta nel 2023 alcuna restituzione allo Stato né per somme assegnate né per le altre assegnazioni riferite al “caro energia”.
Tutto ciò premesso, la Città Metropolitana di Firenze si trova comunque, a fine anno 2022, in una situazione di equilibrio formale e sostanziale.
Per quanto riguarda le spese di investimento finanziate nel 2022 con le entrate in conto capitale, si evidenziano, in particolare:
i lavori per la variante di Grassina per 3.777.592,67 euro;
le spese per la progettazione nell’ambito della riqualificazione della tenuta di Mondeggi Pui (Piani urbani integrati) per 2.615.068,31euro;
i lavori per la costruzione del nuovo Liceo Agnoletti per 1.669.403,16 euro;
i lavori per l’ampliamento del polo scientifico di Empoli per 1.614.729,60 euro;
la realizzazione della passerella ciclabile sull’Arno tra Compiobbi e Vallina (Bando delle periferie) per 1.479.927,13 euro;
la manutenzione straordinaria della rete viaria delle aree interne per 937.668,40 euro;
le spese per interventi sulla rete viaria (finanziamenti MIT) per complessivi 5.734.072,18 euro.
Fra le spese di investimento finanziate con avanzo economico, si evidenziano poi i lavori presso la palestra dell’Istituto Chino Chini per 2.351.468,02 euro ed i lavori presso la nuova sede dell’Istituto Pascoli per 623.715,27 euro (quote cofinanziamento Pnrr).
Infine, fra le spese di investimento finanziate nel 2022 con avanzo di amministrazione si evidenziano i lavori per il nuovo Istituto Meucci Galilei per 15.000.000,00 euro, che si aggiungono agli altri già finanziati per un totale di 53 mln di euro circa.
Con il rendiconto della gestione 2022, in approvazione, viene accertato un avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022 di complessivi 144.542.758,91 euro, di cui:
accantonato 38.839.607,65 euro (di cui 26.736.079,48 euro per FCDE, 6.158.807,23 euro per fondo contenzioso e 5.944.720,94 euro per altri accantonamenti);
vincolato 58.869.765,49 euro (di cui 43.785.278,19 euro per vincoli da trasferimenti, 9.099.913,71 euro per vincoli formalmente attribuiti dall’Ente e 5.984.573,59 euro per vincoli da leggi e dai principi contabili);
destinato ad investimenti 1.570.263,77 euro;
libero 45.263.122,000 euro.
La Città Metropolitana di Firenze non è poi soggetta nel 2023 all’obbligo di accantonamento del Fondo di garanzia debiti commerciali, avendo rispettato nel 2022 tutte le regole sui pagamenti. L’Amministrazione ha inoltre sempre correttamente adempiuto a tutti gli obblighi di pubblicazione sia con riferimento all’indicatore di tempestività dei pagamenti che all’ammontare complessivo dei debiti ed al numero delle imprese creditrici.
A favore del rendiconto Pd e Iv, contrari Centrodestra per il cambiamento e Territori beni comuni.
Per quanto attiene alle entrate correnti, si è registrata, in particolare, la flessione dell’IPT, che è passata da 49.580.569,83 euro del 2021 a 44.987.354,83 euro del 2022 (con una diminuzione quindi di 4.593.215,00 euro), e dell’Rc Auto, da 47.273.132,24 euro del 2021 a 46.033.952,51 euro del 2022 (con una diminuzione quindi di 1.239.179,73 euro). Solo a parziale ristoro di tali minori entrate, sono state assegnate nel 2022 alla Metrocittà 507.011,59 euro. Inoltre si è proceduto nel 2022 ad applicare al Bilancio di Previsione 2.748.851,93 euro che residuavano, come quota vincolata ex art. 106 del fondo per le funzioni fondamentali, nell’avanzo di amministrazione accertato al 31 dicembre 2021. In sintesi, per il 2022 sono state così quantificate in 13.643.741,71 euro le minori entrate e, rispettivamente, in 2.588.112,41 euro ed in 236.504,26 euro le minori e le maggiori spese, come conseguenti all’emergenza sanitaria.
Per quanto attiene alle spese correnti, le stesse sono aumentate di 1.607.987,52 euro, passando da 130.248.410,07 euro del 2021 a 131.856.397,59 euro del 2022. In particolare, in conseguenza del conflitto Russo-Ucraino, le spese del servizio energia sono passarte da 7.332.943,97 euro del 2021 a 12.275.502,57 euro del 2022, con un incremento quindi di 4.942.558,60 euro, solo in parte compensato dai contributi straordinari assegnati all’Amministrazione metropolitana nel 2022 per il “caro energia” per complessivi 4.028.334,89 euro.
Per questi motivi non è dovuta nel 2023 alcuna restituzione allo Stato né per somme assegnate né per le altre assegnazioni riferite al “caro energia”.
Tutto ciò premesso, la Città Metropolitana di Firenze si trova comunque, a fine anno 2022, in una situazione di equilibrio formale e sostanziale.
Per quanto riguarda le spese di investimento finanziate nel 2022 con le entrate in conto capitale, si evidenziano, in particolare:
i lavori per la variante di Grassina per 3.777.592,67 euro;
le spese per la progettazione nell’ambito della riqualificazione della tenuta di Mondeggi Pui (Piani urbani integrati) per 2.615.068,31euro;
i lavori per la costruzione del nuovo Liceo Agnoletti per 1.669.403,16 euro;
i lavori per l’ampliamento del polo scientifico di Empoli per 1.614.729,60 euro;
la realizzazione della passerella ciclabile sull’Arno tra Compiobbi e Vallina (Bando delle periferie) per 1.479.927,13 euro;
la manutenzione straordinaria della rete viaria delle aree interne per 937.668,40 euro;
le spese per interventi sulla rete viaria (finanziamenti MIT) per complessivi 5.734.072,18 euro.
Fra le spese di investimento finanziate con avanzo economico, si evidenziano poi i lavori presso la palestra dell’Istituto Chino Chini per 2.351.468,02 euro ed i lavori presso la nuova sede dell’Istituto Pascoli per 623.715,27 euro (quote cofinanziamento Pnrr).
Infine, fra le spese di investimento finanziate nel 2022 con avanzo di amministrazione si evidenziano i lavori per il nuovo Istituto Meucci Galilei per 15.000.000,00 euro, che si aggiungono agli altri già finanziati per un totale di 53 mln di euro circa.
Con il rendiconto della gestione 2022, in approvazione, viene accertato un avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022 di complessivi 144.542.758,91 euro, di cui:
accantonato 38.839.607,65 euro (di cui 26.736.079,48 euro per FCDE, 6.158.807,23 euro per fondo contenzioso e 5.944.720,94 euro per altri accantonamenti);
vincolato 58.869.765,49 euro (di cui 43.785.278,19 euro per vincoli da trasferimenti, 9.099.913,71 euro per vincoli formalmente attribuiti dall’Ente e 5.984.573,59 euro per vincoli da leggi e dai principi contabili);
destinato ad investimenti 1.570.263,77 euro;
libero 45.263.122,000 euro.
La Città Metropolitana di Firenze non è poi soggetta nel 2023 all’obbligo di accantonamento del Fondo di garanzia debiti commerciali, avendo rispettato nel 2022 tutte le regole sui pagamenti. L’Amministrazione ha inoltre sempre correttamente adempiuto a tutti gli obblighi di pubblicazione sia con riferimento all’indicatore di tempestività dei pagamenti che all’ammontare complessivo dei debiti ed al numero delle imprese creditrici.
A favore del rendiconto Pd e Iv, contrari Centrodestra per il cambiamento e Territori beni comuni.