Metrocittà Firenze. Inclusione della popolazione studentesca con disabilità

Confermato il percorso per attuare l’accordo di programma

Un momento dell'incontro: visione trasversale con sedie e ascoltatori di spalle; sullo sfondo, tavolo con tre relatori e arazzo sulla parete alle loro spalle

Un momento dell’incontro (foto Antonello Serino – Met Ufficio Stampa)

Nel maggio 2024, il Consiglio Metropolitano ha approvato all’unanimità uno specifico atto di indirizzo finalizzato all’adozione di un accordo di programma per l’effettiva inclusione della popolazione studentesca con disabilità nel sistema di istruzione e formazione e per la piena realizzazione di progetti di vita autonoma.
Oggi, 23 gennaio 2025, l’Amministrazione Metropolitana ha convocato un incontro in Palazzo Medici Riccardi, presieduto dal consigliere delegato alla Sanità e alle Politiche sociali Nicola Armentano.
In attuazione della legge 104/92, l’accordo coinvolgeva i principali soggetti competenti in materia sul territorio, stamani presenti: Città Metropolitana di Firenze, Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, Azienda USL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Azienda ospedaliera universitaria Meyer – Irccs e Azienda ospedaliera Universitaria, i rappresentanti delle Società della Salute afferenti al territorio metropolitano. In base alla nuova normativa, la Città Metropolitana è stata individuata insieme ad altri enti locali come soggetto sperimentatore. La Metrocittà intende aprire il confronto con le associazioni e con tutte le realtà che a vario titolo sono coinvolti in questa materia.
Nicola Armentano ha sottolineato che “l’accordo pone a fondamento la Dichiarazione dei diritti delle persone con disabilità approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 2007 e ratificata dal Parlamento italiano nel 2009, in una logica di progressiva affermazione del valore dell’inclusione delle persone con disabilità.
L’intento comune è quello di promuovere il benessere, il successo scolastico e formativo delle studentesse e degli studenti con disabilità, oltre che supportare azioni condivise al fine di permettere un’effettiva inclusione scolastica di quest’ultimi e la piena realizzazione del loro progetto di vita autonomo.
Di primaria importanza la sistematizzazione, la formalizzazione, lo sviluppo e l’implementazione di compiti istituzionali mirati e individuazione di buone prassi”.

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