Su proposta del Vice Sindaco Metropolitano Brenda Barnini, che ha anche la delega al Bilancio e al Personale, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato con i voti della maggioranza Pd tre delibere relative al piano dettagliato degli obiettivi del Piano esecutivo di gestione, all’avanzo di amministrazione presunto del 2016 e alla ricognizione della dotazione organica del personale.
Sono stati dunque dettagliati i capitoli di bilancio in ordine alle diverse direzioni dell’ente. Il dato evidenzia la capacità della Metrocittà di spendere risorse in conto capitale affinché le piste di lavoro inserite nel bilancio di previsione possano concretizzarsi nell’anno in corso.
Circa l’avanzo di amministrazione, che è di oltre 72 milioni di euro, vi è di fatto una disponibilità effettiva spendibile di circa 47 milioni di euro, che si ottiene sottraendo all’avanzo il cosiddetto Fcde (Fondo crediti dubbia esigibilità) di circa 24 milioni. Considerando i calcoli legati ai fondi vincolati e il fondo rischji, nonché oltre 12 milioni di euro destinati a investimenti, il margine di applicazione dell’avanzo di amministrazione è di circa 6 milioni e mezzo di euro. Nel confronto con il Governo, si stanno aprendo spazi per la disponibilità di altri 15 milioni di euro. Il totale di circa 22 milioni e 500 mila euro dovrà essere investito in azioni contro il rischio idrogeologico e per l’edilizia scolastica. Barnini ha rilevato come già nel 2016 la Città Metropoliana ha dimostrato di incrementare la propria capacità di spesa e investimento. Ne sono prova i lavori in corso sulle strade di pertinenza dell’ente.
Con la terza delibera è stata autorizzata l’assunzione a tempo determinato di tre figure strategiche rispettivamente nell’Avvocatura dell’ente, nella direzione Gare e appalti, e nei rapporti con le istituzioni europee (con l’individuazione di un dirigente che si occupi del reperimento di fondi e risorse Ue).
Su due delle tre delibere, le opposizioni di Forza Italia, L’Altra Città e Liste Civiche non hanno partecipato al voto. Lazzerini (L’Altra Città) a nome dei tre gruppi ha spiegato che “pur credendo allo sforzo fatto dall’amministrazione, rimangono oggettivi carichi politici rispetto alla situazione che stiamo vivendo. Lo Stato e la Regione non ci aiutano sul serio per determinare una svolta vera come Città Metropolitane”. Per Marco Semplici (Fi) “si evidenzia un rapporto molto complicato con il governo. Un’altra riflessione va fatta sui tempi, talvolta brevissimi per consentire agli uffici di impegnare le risorse”.
Sulla terza delibera le opposizioni si sono astenute, perché “va nella direzione che auspichiamo. Invitiamo intanto l’amministrazione a tenere conto della trattativa con la Rsu dell’ente”.
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