L’Ufficio Sport della Città Metropolitana di Firenze ha attivato il servizio ‘Palestre della salute’, che prevede l’assistenza di preparatori atletici che accompagneranno con una attività fisica adeguata queste specifiche categorie di soggetti fragili con deficit alimentari, mentali e fisici, grazie a un accordo con Coni, Società della Salute fiorentine, Usl Toscana Centro e gestori di palestre.
“I professionisti dell’attività motoria – spiega Nicola Armentano, consigliere della Metrocittà delegato alla Sanità – si faranno carico in questo modo ,con un approccio personalizzato di specifiche attività motorie rivolti a profili ben precisi aventi problematiche sanitarie con lo scopo di determinare un’incidenza positiva non solo sul benessere fisico ma anche relazionale”.
E’ una linea di intervento che per certi versi va nella direzione delle modifiche della legge da pochi giorni approvate in Consiglio regionale e ne anticipa alcune ricadute concrete che potranno verificarsi. La legge è quella approvata nel febbraio del 2015 (la numero 21, ‘Promozione della cultura e della pratica delle attività sportive e ludico-motorie-ricreative e modalità di affidamento degli impianti sportivi’) e viene innovata in particolare l’Attività fisica adattata.
‘Palestre della salute’ è un progetto pilota sperimentale della Metrocittà, della durata fino a sei mesi con la possibilità di eventuale rinnovo a seguito della valutazione dei risultati raggiunti e delle risorse a disposizione. La portata prevista, salvo modifiche derivanti dalle adesioni e dal reclutamento, è di circa 30 persone per gruppo destinatario.
L’obiettivo metropolitano di favorire l’accesso all’attività motoria con istruttori qualificati si coniuga alle necessità di più destinatari: soggetti portatori di disabilità specifica lieve in uscita da percorsi riabilitativi; persone con difficoltà nella gestione del peso corporeo che si trovano in condizione di obesità e che sono già in carico rispetto a percorsi con dietisti in servizio pubblico; soggetti in attesa per preparazione ad interventi chirurgici elettivi al fine di rafforzare il proprio tono muscolare.
Il progetto della Città Metropolitana prefigura una sorta di “prescrizione medica” dell’attività motoria che viene riconosciuta come “sanitaria”. Soggetti con patologie specifiche vengono inseriti in un percorso di tipo quasi sanitario.
“Cerchiamo di concretizzare la collaborazione tra enti pubblici sul tema sport e salute per questi soggetti – sottolinea Armentano – in modo da sensibilizzare il mondo sociale e sportivo rispetto all’importanza che lo sport può avere come strumento di prevenzione e supporto verso più tipologie di cittadini, favorendo di conseguenza l’accesso alle strutture”.