E’ stato presentato giovedì 27 aprile sera nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi ‘Nel campo dei fiori recisi’, il libro di Francesco Belluomini, scrittore, poeta e Presidente del Premio letterario Camaiore, edito da Aracne e dedicato al memoriale di Sonia Contini Saracco sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, e che solo dopo la sua scomparsa, nell’ottobre 2014, all’età di ottantatrè anni, è stato consegnato all’autore per la pubblicazione. Una testimonianza inedita, forte, che apre uno squarcio sui massacri operati sui bambini internati nel Kinderblock di Birkenau dove Sonia tredicenne si trovava insieme alla sorella Daniela, uniche superstiti della sua famiglia deportata nella primavera del 1944 e appartenente alla comunità ebraica di Livorno.
Letto il saluto di Emiliano Fossi, consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze per la Cultura, sono intervenuti Michele Brancale, Daniela Cecchini, Paola Lucarini Poggi e Stefano Lanuzza, con letture curate da Betty Piancastelli. All’evento, organizzato dall’Associazione Sguardo e Sogno in collaborazione con I Libristi e la Metrocittà, ha portato un saluto la Sig.ra Carla Sadun Neppi, della Comunità Ebraica, che ha spiegato come da bambina vivesse nel silenzio sulla Shoah e come, negli anni Sessanta, abbia trovato la volontà di parlare e di raccontare a fronte delle spinte negazioniste che miravano a relativizzare l’Olocausto.
“La Città Metropolitana è lieta di ospitare questo incontro dedicato a ‘Nel campo dei fiori recisi’ – ha commentato Fossi – Il titolo, colmo di poesia, si riferisce ai bambini portati via dall’Olocausto, ai loro nomi, alla loro bellezza strappata alla vita. Nel memoriale ricostruito da Belluomini veniamo a contatto con la storia di due sopravvissute che sono riemerse dall’incubo del Kindeblock, il luogo in cui esse dovevano servire sostanzialmente come attendenti dei bambini gemelli destinati alle sperimentazioni dei medici nazisti, guidati da Mengele. La nostra memoria non dimentica la Shoah e non dimentica quei bambini”. Alla presentazione è giunto un messaggio dell’autore che è in questi giorni ammalato.
(foto di Antonello Serino, Redazione di Met-Ufficio Stampa)