Pannelli a messaggio variabile. Ci siamo. La Città Metropolitana di Firenze ha reso funzionali tutti gli impianti posti sulle strade provinciali e regionali di sua competenza nei cinque circondari del territorio, con un investimento di circa 200.000,00 euro, e ha predisposto un accordo con il quale Metrocittà e Comuni condividono procedure per la diffusione di informazioni sui pannelli, nel quadro di una regia ricondotta ai Sistemi informativi e Innovazione tecnologica della Metrocittà per il tramite della Sala di Protezione civile.
Dunque si consolida l’acquisizione degli strumenti, dei linguaggi e degli standard da rispettare, per arrivare, attraverso i pannelli, a un tassello sostanziale del ‘Supervisore del traffico’, grazie al quale la gestione della mobilità con l’utilizzo di applicazioni infotelematiche consentirà anche misure di coordinamento per la lotta all’inquinamento dell’aria e per la riduzione dei gas climalteranti.
Sono già stati revisionati e riattivati tutti i pannelli, a sud dell’Arno ed i due di Pontassieve (dunque Ginestra, Ulignano, San Casciano, Tavarnuzze, Strada in Chianti, Pontassieve, Incisa, Ciliegi, Restone, Pontassieve Ovest, Pontassieve Est) e quelli nella zona a nord, collocati a San Donnino, Osmannoro, Calenzano-Pagnelle, Trespiano, Olmo, Borgo San Lorenzo, Serravalle, Novoli (San Piero a Sieve), Le Maschere, Barberino di Mugello, Cavallina. In attivazione quello di Dicomano. La Metrocittà ha accolto le richieste dei Sindaci, ad esempio in ordine al posizionamento dei pannelli, che sono adesso controllabili in maniera centralizzata.
“Gli operatori della Sala di Protezione civile – spiega Massimiliano Pescini, consigliere delegato della Metrocittà alla Viabilità – hanno completato la formazione e finalizzato le procedure. Ora, grazie all’accordo con i Comuni, possiamo sperimentare e portare a regime tutto il sistema. Metrocittà e Comuni concordano sulla possibilità di estendere l’accordo, qualora si presentassero opportunità specifiche, anche ad altri Enti e soggetti istituzionali”.
Le informazioni che potranno essere date dai pannelli rispondono a tipologie precise: viabilità; limitazioni programmate, introdotte con ordinanze (chiusure, sensi unici alternati); eventi di traffico non programmati (incidenti, rallentamenti, altri pericoli); protezione civile; allerte meteo; altre emergenze. Tuttavia, per circa una mese le informazioni saranno limitate alla viabilità gestita dalla Città Metropolitana (quindi strade regionali e provinciali).
Anche i Comuni possono richiedere, per il tramite della Sala Operativa di Protezione Civile, la pubblicazione di informazioni sulla viabilità. Le richieste potranno essere inoltrate dal personale dipendente di una specifica struttura dei Comuni, individuata nei Comandi di Polizia Municipale. I Comuni si impegnano a contribuire al monitoraggio del corretto funzionamento dei Pannelli inoltrando alla Città Metropolitana tempestive segnalazioni di eventuali anomalie e documentandole opportunamente.
Si devono rispettare principi generali. Può essere, infatti, richiesta esclusivamente la pubblicazione di messaggi inerenti eventi che possono incidere sulla mobilità stradale e non è permesso pubblicare messaggi di tipo pubblicitario, neanche di carattere istituzionale.
Nove i gradi di priorità stabiliti, da 1, il più basso, con messaggi di cortesia, salendo al 2 (ordinanze di viabilità comunale), al 3 (ordinanze di viabilità metropolitana), quindi 4 (manifestazioni con impatto sulla viabilità comunale come, ad es., gare ciclistiche, ecc.); 5 (manifestazioni con impatto sulla viabilità metropolitana, come nel caso precedente), 6 (emissione Allerta Meteo), 7 (informazioni meteo in emergenza), 8 (eventi non programmati con impatto sulla viabilità comunale) e 9, il più alto (eventi non programmati con impatto sulla viabilità metropolitana).
Questo ordine può essere “forzato” dagli operatori della Sala Operativa di Protezione civile della Città Metropolitana, qualora il contenuto di una data comunicazione da trasmettere, sia prioritario a causa delle criticità che tale evento può manifestare sulla viabilità.
Nella composizione dei messaggi di cui si richiede la pubblicazione si devono osservare regole di carattere generale (un linguaggio chiaro e comprensibile dagli utenti che normalmente leggono il messaggio in pochi secondi e durante la guida; la fonte primaria di informazione è il pittogramma; utilizzare parole brevi ed indicativamente non usare più di 7 parole; limitare le abbreviazioni; i messaggi devono informare chi viaggia sulle conseguenze per il traffico e la viabilità che l’evento può provocare, prima che sull’evento stesso).
Quattro le componenti da utilizzare nel messaggio: collocazione nello spazio, nel tempo, effetto dell’evento (ad es. “senso unico alternato” o “chiusura”, etc.), alternative.
Sulla base della propria esperienza e per una più funzionale ed omogenea comunicazione all’utenza, gli operatori della Sala Operativa si riservano la facoltà di apportare modifiche ai messaggi proposti. Al tempo stesso utilizzano la seguente otto termini specifici al fine di standardizzare la comunicazione: chiusura (indica “Tratto chiuso con tempi di ripristino lunghi”); blocco (Tratto chiuso con tempi di ripristino brevi); coda (il tempo in cui il viaggiatore è fermo è superiore a quello in cui è in movimento); rallentamenti (indica che si procede a rilento ed è possibile la formazione di code); ostacoli (materiali dispersi in carreggiata), lavori (cantieri sulla sede stradale); uomo in strada (presenza di operai che stanno operando sulla viabilità); manifestazione (evento sportivo e/o culturale e/o di altro tipo con presenza di persone sulla viabilità o nei pressi che comporta disagi alla mobilità o pericolo per le persone su strada). (mb)