Su proposta del consigliere delegato alla Promozione sociale Nicola Armentano, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato all’unanimità un progetto di formazione e orientamento al lavoro di persone fragili o rese tali dalle pandemia.
Il disagio sociale ed economico venutosi a creare in conseguenza della pandemia da Covid, oltre alla perdita di tanti posti di lavoro soprattutto fra le donne e i giovani, “ha aggravato ulteriormente le situazioni di violenza domestica di cui sono vittime donne e minori (questi ultimi sia per violenza subita che assistita), come si rileva dal Rapporto sulla violenza di genere dell’Osservatorio sociale regionale”.
La Metrocittà di Firenze, ha spiegato Armentano, “vuole offrire alle persone in condizione di marginalità e fragilità la possibilità di seguire percorsi di formazione e orientamento al lavoro, al fine di migliorarne le competenze”.
Anche nei casi di violenza di genere il sostegno all’inserimento o al reinserimento lavorativo, oltre ad avviare un processo di autonomia economica delle donne che vivono queste situazioni, “è un aiuto a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie risorse e capacità”.
Affinchè la formazione abbia un’effettiva ricaduta occupazionale, il percorso è costituito da moduli didattici in aula e da ore di laboratorio specifico in stage aziendali.
Come in altri percorsi formativi sarà favorita la presenza dei corsisti in formazione mediante la corresponsione di un contributo ad personam, il cui importo sia analogo a quello stabilito per altri percorsi formativi (come ad esempio “Giovani Sì” della Regione Toscana).
Con la delibera approvata si punta ad attivare un progetto di inclusione sociale attraverso percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro di soggetti fragili, quali donne inoccupate vittime di violenza domestica, o donne che hanno perso il lavoro, o giovani disoccupati in condizioni di marginalità (perché ad esempio figli di detenuti o di disoccupati) che abbiano assolto all’obbligo scolastico e che siano maggiorenni di un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
La Città Metropolitana si avvarrà degli Organismi Partecipati della Città Metropolitana di Firenze che possono fornire percorsi professionalizzanti di formazione e orientamento al lavoro e collaborare con aziende per lo svolgimento degli stage.
Saranno inoltre coinvolte le Società della Salute operanti nel territorio della Città Metropolitana, al fine di individuare i casi in cui è più opportuno intervenire, tenuto conto dei dati Istat sulla disoccupazione femminile e giovanile e dell’Osservatorio Sociale Regionale sul fenomeno della violenza di genere.
Per il progetto sono stati stanziati 19.000 euro (Iva compresa), riguardanti dieci unità da inserire in percorsi professionalizzanti con moduli didattici e stage aziendali.
Enrico Carpini, capogruppo di Territori beni comuni, ha ricordato l’importanza dell’associazione Artemisia, la cui sede è soggetta ad infiltrazioni. L’ente attraverso le consigliere delegate Bagni e Marini si sta impegnando a trovare una soluzione di concerto con il Comune di Firenze. Angela Bagni ha confermato il lavoro condotto a riguardo dalla Metrocittà. Plauso da Bagni al percorso illustrato da Armentano e individuato con la collaborazione delle società delle salute in una situazione di grande difficoltà. D’accordo anche Claudio Gemelli (Fdi nel Centrodestra per il cambiamento): “Mi auguro che i soggetti individuati siano selezionati con criteri e requisiti certi”.