Su proposta di Angela Bagni, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alle Pari Opportunità, è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Palazzo Medici Riccardi il sesto accordo tra Regione Toscana e Pubbliche amministrazioni aderenti alla rete Re.a.dy per rafforzare la collaborazione tra gli enti e promuovere l’adesione alla rete Re.a.dy sul territorio.
La Rete Re.a.dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) nasce nel 2006 su iniziativa di un gruppo di amministrazioni locali e regionali che definiscono e sottoscrivono una Carta d’Intenti. La Rete, ha spiegato Bagni, si propone di favorire politiche locali di parità rispetto all’orientamento sessuale e all’identità di genere e diffondere buone prassi sul territorio nazionale, al fine di contrastare le discriminazioni e promuovere una cultura del rispetto reciproco in cui le differenze siano considerate una risorsa da valorizzare. Alla Rete possono aderire Regioni, Province, Comuni, Associazioni di Enti Locali, Istituzioni e Organismi di parità. La Provincia di Firenze aveva aderito alla Rete Ra.a.dy nel 2012.
Oggi in Toscana aderiscono alla rete 61 Enti, di cui oltre alla Regione e alla Città Metropolitana di Firenze, le Province di Arezzo, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, 52 Comuni, la Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Firenze e la Consigliera di Parità della Provincia di Arezzo.
Nel territorio metropolitano le istituzioni che aderiscono alla Rete Ready sono 14 di cui: la Città Metropolitana di Firenze, la Città di Firenze, i Comuni di Calenzano, Capraia e Limite, Certaldo, Empoli, Impruneta, Lastra a Signa, Montespertoli, Pontassieve, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e la Consigliera di Parità della Città Metropolitana.
La reta punta a dare una spinta propulsiva al confronto e alla diffusione delle politiche di inclusione sociale per le persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali), propone annualmente alle Pubbliche Amministrazioni toscane aderenti la sottoscrizione di un accordo con cui le amministrazioni si impegnano a realizzare, con le risorse messe a disposizione dalla Regione, azioni di informazione e sensibilizzazione finalizzate alla tutela e promozione dei diritti delle persone Lgbti ed alla prevenzione e contrasto di fenomeni omofobici e trans fobici.
Con il 2021 si sigla il sesto accordo. La Città Metropolitana di Firenze ha aderito ai cinque Accordi precedenti sostenendo progetti selezionati tramite avviso pubblico, quali: campagne di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche Lgbti, utilizzando lo strumento Human Library, o creando spazi aggregativi sia reali che virtuali (forum on-line); una ricerca su bisogni e aspettative sociali delle persone Lgbti e sull’accessibilità a servizi e attività promossi da istituzioni e privato Sociale;
percorsi formativi sia sui temi dell’accoglienza e del sostegno alle persone Lgbti, rivolto ad operatori sociali dei centri giovani, cooperative e associazioni, sia su prevenzione e contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e sul riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt, rivolto ai dipendenti di Enti Pubblici (operanti nei settori anagrafe, socio-assistenziale e sanitario, polizia locale, scuola, sport e cultura), operatori del privato sociale e studenti universitari, fino alla realizzazione di un kit multimediale utilizzabile da allenatori/ici sportive, insegnanti, adulti che hanno ruoli educativi, del territorio metropolitano per prevenire e contrastare episodi di bullismo fra i giovani e, in generale, opporsi a contesti di omofobia e omonegatività.
A partire dal terzo accordo (2018), la Città Metropolitana di Firenze e la Consigliera di Parità dell’ente hanno deciso di mettere insieme le risorse regionali loro assegnate e di procedere in partenariato.
Con il sesto accordo sia alla Città Metropolitana di Firenze che alla Consigliera di Parità della Città Metropolitana sono state assegnate € 2.150,00 ciascuno che, messe insieme per ottimizzare le risorse, possono sostenere un progetto da € 4.300,00.
Il nuovo Schema di Accordo impegna la singole amministrazioni a realizzare azioni di informazione e sensibilizzazione sulla tematica relativa al contrasto alle discriminazioni multiple, rivolte a tutta la popolazione, al personale dipendente degli Enti partecipanti, al personale impegnato in campo educativo, socio-assistenziale e sanitario, di polizia locale, delle direzioni territoriali del lavoro e in maniera specifica al mondo della scuola. Dovrà essere presentata entro il 31 maggio 2021 la programmazione delle iniziative che intendono realizzare e, entro il 31 dicembre 2021, la relazione conclusiva e la rendicontazione delle attività svolte. Si dovranno coinvolgere le associazioni Lgbti locali e creare una pagina informativa sul sito degli enti.