La Città Metropolitana di Firenze aveva valutato positivamente un progetto e la relativa offerta economica in ordine al recupero e alla valorizzazione del complesso dell’ex convento di Sant’Orsola, presentata da un gruppo composto dalla mandataria ‘Property Finance e Partners spa di Firenze’ e, come mandanti, da Almud Edizioni Musicali srl di Cascina, Giulio Tanini spa di Firenze, Gervasi Spa di Firenze, Procogen srl di Impruneta, Gefat srl di Poggibonsi, Tanzini Quintilio e Figlio sas di Poggibonsi, Sant’Ilario srl di Poggibonsi, Bch srl di Firenze. Dopo il placet della Commissione tecnica istituita dalla Città Metropolitana, si attendeva il parere della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
L’iter è stato interrotto a motivo di una vicenda giudiziaria che ha coinvolto due soci, tra i quali il capofila. Se in un primo momento era sembrato che i mandanti portassero comunque avanti il progetto, il mancato rinnovo della cauzione a garanzia dell’offerta, atteso dalla Città Metropolitana per la fine di novembre per far partire i lavori, comporta di fatto una sospensione del percorso intrapreso dall’ente per la valorizzazione del complesso.
Che succede ora?
Il recupero di Sant’Orsola va comunque avanti: la Città Metropolitana intende percorrere la via della trattativa privata sul progetto di recupero.
Se poi entro marzo nessun privato si farà avanti, in occasione del bilancio consuntivo la Metrocittà sarà pronta a impiegare proprie risorse per realizzare un progetto di ristrutturazione e riqualificazione, senza che ciò comporti alcuna riduzione sugli investimenti in ordine a scuole e strade e alle priorità strategiche dell’ente.
L’iter è stato interrotto a motivo di una vicenda giudiziaria che ha coinvolto due soci, tra i quali il capofila. Se in un primo momento era sembrato che i mandanti portassero comunque avanti il progetto, il mancato rinnovo della cauzione a garanzia dell’offerta, atteso dalla Città Metropolitana per la fine di novembre per far partire i lavori, comporta di fatto una sospensione del percorso intrapreso dall’ente per la valorizzazione del complesso.
Che succede ora?
Il recupero di Sant’Orsola va comunque avanti: la Città Metropolitana intende percorrere la via della trattativa privata sul progetto di recupero.
Se poi entro marzo nessun privato si farà avanti, in occasione del bilancio consuntivo la Metrocittà sarà pronta a impiegare proprie risorse per realizzare un progetto di ristrutturazione e riqualificazione, senza che ciò comporti alcuna riduzione sugli investimenti in ordine a scuole e strade e alle priorità strategiche dell’ente.