Bisogna dare più spessore al dibattito sulla “Grande Firenze”: per Dario Nardella, che ha toccato la questione in Consiglio della Città Metropolitana, è legittimo e opportuno che i Sindaci parlino e si confrontino, ma non “a ondate”, solo quando sono sospinti dalla cronaca giornalistica, come è accaduto con lo Stadio (Nardella, peraltro, trova contraddittoria e un po’ paradossale la posizione dei Verdi contro la realizzazione di campi sportivi a Bagno a Ripoli).
Più in generale il Sindaco metropolitano ha espresso la convinzione che sia giusto investire il Consiglio della Metrocittà e la Conferenza dei Sindaci del dibattito sulla “Grande Firenze”, a partire dallo sviluppo infrastrutturale, dalla concretizzazione della Stazione Foster alla necessità di potenziare una serie di interventi sulla viabilità. Non si parte da zero, ma dal Piano strategico, che offre una piattaforma comune e approvata per affrontare in modo giusto e non estemporaneo il tema dello sviluppo del territorio metropolitano.
Circa i bilanci delle Metrocittà, Nardella ha spiegato che non si rilevano tagli a questi enti che non hanno però autonomia finanziaria e fiscale.
Esiste tuttavia una norma che consente una sorta di imposta di scopo per i transiti portuali e aeroportuali simile a quella di soggiorno. Il Governo non ha ancora dato una risposta, ma si tratta di applicare con decreti attuativi una norma già esistente.
Grazie alla sua buona gestione, la Metrocittà di Firenze presenta un indebitamento prossimo allo zero, ma l’ente svilupperà contatti con la Banca europea degli investimenti per capire, sulla base delle potenzialità della Città Metropolitana fiorentina, a quali contributi attingere per migliorare, a tasso zero, la sua capacità di investimento.
C’è un problema di fondo. Le Metrocittà sono ancora organismi in mezzo al guado, distinte dalle Province ma non ancora a sufficienza, in qualità di enti di coordinamento e programmazione strategica. Per Nardella vi vuole più omogeneità di competenze tra le Metrocittà italiane. Circa il funzionamento dei Consigli, si punta a trasformare i consiglieri delegati in veri e propri assessori, con una nuova disciplina di organi e attività che attualmente vengono svolte in totale gratuità. E’ dunque necessaria una riforma.
Il Sindaco ha rimarcato in Consiglio l’importanza del Cal-Consiglio autonomie locali di cui è presidente. Pochi conoscono questo organismo che esprime pareri obbligatori anche se non vincolanto sugli atti della Regione Toscana. Il Cal svolge la sua attività su una diciplina transitoria che attende un approdo definitivo grazie a un regolamento regionale che dovrebbe recepire l’esigenza di una partecipazione la più alta possibile e con rispondenza alle specificità territoriali e criteri per partecipare attivamente ai processi decisionali della Regione. (mb)
Sugli altri temi affrontati nel Consiglio della Città Metropolitana di mercoledì 23 ottobre
Mobilità sostenibile in Metrocittà Firenze. Sì ad adozione Pums
Ok del Consiglio di Palazzo Medici Riccardi alla proposta e al relativo rapporto ambientale. Il Pd a Territori Beni Comuni e Centrodestra: “La ratifica non pregiudica la discussione ed eventuali modifiche”
Metrocittà Firenze. Carpini e Falchi: “Nominare i consiglieri delegati”
Territori Beni Comuni: “Un ritardo che aggrava una situazione già delicata”
Città Metropolitana Firenze, Scipioni e La Grassa (Centrodestra): “Solidali con i dipendenti dell’ente”
“Fanno le spese dello svuotamento di importanti competenze”