È ufficialmente iniziato il countdown all’appuntamento del Grand Départ a Firenze, a cento anni dalla prima vittoria di un italiano al Tour. Il punto con Nicola Armentano, consigliere delegato allo Sport
“Il Tour è un investimento e ci stiamo preparando adeguatamente a questo evento – ha spiegato Nicola Armentano – Abbiamo pensato a un focus, un momento dove la bicicletta verrà raccontata anche per quello che sarà il futuro nella città, delle reti urbane, pensando ai tanti che voglio utilizzare le due ruote per muoversi. Dobbiamo provare a trovare soluzioni per la realizzazione di piste ciclabili perché ne sia apprezzata adeguatamente l’utilità. Tutte le soluzioni che possono creare un’urbanizzazione migliore per la vita delle città sono importanti, come anche quelle che consentono di prevenire situazione drammatiche, incidenti per chi utilizza la bici per lavoro e per spostarsi”.
A meno di cinque mesi dal momento magico della partenza “abbiamo cominciato ad assaporare quello che questa bellissima manifestazione che come Città Metropolitana di Firenze, insieme alle Regioni Piemonte e Emilia Romagna, siamo riusciti a portare in Italia. Il ciclismo è uno sport popolarissimo e queste tre regioni hanno nel loro Dna dei campioni come Coppi, Pantani, Bartali e Nencini. E’ una manifestazione focalizzata non solo sul momento competitivo ma anche sulla valorizzazione dei territori e la sensibilizzazione ai diversi usi della bici. Con gli attori coinvolti stiamo pensando a un cartellone di eventi legati al ciclismo, allo sport in generale e al binomio sport-salute”.
Il Tour “renderà omaggio a Gino Bartali, attraversando i luoghi che lo hanno visto diventare uno dei grandi Maestri del ciclismo italiano, a Nencini e ai campioni del nostro territorio. Oltre ai concetti valoriali, della memoria, nell’anno in cui il nostro Parlamento, in maniera unanime, ha votato per il diritto allo sport all’interno della nostra Costituzione, vogliamo investire sull’area metropolitana, portandovi la manifestazione più vista al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio”.
Si stimano già 5000 pernottamenti legati all’organizzazione del momento di gara ma dobbiamo tenere conto degli amanti dello sport. Il ciclismo “è uno sport in cui non bisogna pagare nulla per vedere le gesta dei campioni dal vivo, con emozioni uniche che resteranno tali anche quando il momento finirà”.
In occasione del 21 marzo, a cento giorni dal via del Tour, la Città Metropolitana ha attivato (con tutti coloro che volevano portare qualcosa di proprio che potesse stare all’interno della cornice del Tour) un evento che sarà visto ovunque. Il valore più grande “è quello di poter raccontare lo sport come qualcosa di utile per le generazioni, per il rispetto dell’ambiente, per il legame tra sport e salute, per la sinergia tra i territori. Lo sport può diventare anche un volano per l’economia, la valorizzazione dei nostri territori, iniziative sulla memoria, la storia, la cultura, la salute e l’ambiente”.