‘Scudo verde, una questione metropolitana’. Con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, presentata da Territori beni comuni che ha recepito un emendamento del Pd, si impegna il Sindaco Metropolitano a riferire al Consiglio Metropolitano, anche attraverso le Commissioni Consiliari, in merito allo sviluppo dei progetti legati al Pums, con particolare riferimento allo “Scudo Verde” ed al potenziamento del trasporto pubblico locale;
a sviluppare come previsto dal Pums un’interlocuzione con i Comuni che compongono la Città Metropolitana di Firenze, con l’obiettivo di analizzare e valutare le ripercussioni derivanti dall’introduzione dello “Scudo Verde” per i territori della cintura fiorentina e per quelli periferici oltre che per valutare un coordinamento delle politiche trasportistiche dei singoli comuni.
Il testo dei consiglieri Enrico Carpini e Lorenzo Falchi, integrato da un emendamento presentato da Massimo Fratini (Pd) prevede questo dispositivo.
Lo Scudo verde si caratterizza come misura finalizzata alla “reinternalizzazione dei costi esterni del trasporto”
Ad agosto 2022 il Comune di Firenze provvederà all’aggiudicazione dei lavori per l’installazione delle 81 porte telematiche alla ditta che ha vinto la gara d’appalto
del valore di 4,4 milioni di euro.
“Lo Scudo Verde – ha osservato Nardella – è un progetto fondamentale per ridurre il traffico e l’inquinamento in tutta l’area urbana metropolitana a beneficio dei cittadini prima di tutto. Stiamo vivendo un momento drammatico per lo scioglimento dei ghiacciai, le temperature mai viste prima, la siccità.
Noi dobbiamo davvero agire in modo drastico e dobbiamo cambiare le nostre abitudini e stili di vita. Lo Scudo Verde servirà a selezionare il traffico inquinante favorendo l’uso di veicoli che siano più ecologici. Siamo pronti ad investire sul Tpl, perchè i cittadini, lavoratori, persone potranno avere un’alternativa al mezzo privato. Solo così noi cambiamo le città e vinciamo la lotta contro il cambiamento climatico che non possiamo più rinviare”.
“Ieri – ha spiegato in Consiglio – ho avuto un colloquio telefonico col ministro dell’economia Daniele Franco con il quale abbiamo parlato anche della questione dell’Alta velocità. Il ministro Franco mi ha rassicurato che avrebbe sollecitato i vertici di Fs per accelerare l’avvio dei lavori dell’alta velocità, della stazione Foster e liberare i binari in superficie perché dobbiamo dare una risposta a tutta l’area della Toscana centrale mettendo a disposizione l’infrastruttura delle ferrovie regionali. Il ministro mi ha garantito il massimo impegno perché il progetto si concluda e mi ha anche detto che avrebbe parlato coi vertici di Ferrovie, perché è indispensabile che partano tutte le opere nella nostra città metropolitana: alta velocità, tramvie.
Se inquadriamo lo scudo verde in questo disegno che è epocale di infrastrutturazione del nostro territorio metropolitano possiamo trovare sostegno dalle nostre popolazioni. Non dobbiamo avere l’atteggiamento di chi si giustifica rispetto a un qualcosa che viene calato dall’alto. Dobbiamo avere a bordo i nostri cittadini, perché sono i nostri principali alleati. Ma solo se riusciamo a spiegarlo e a lavorare insieme”.