Perché la Città Metropolitana diventi veramente tale il progetto più importante da portare avanti è il miglioramento delle infrastrutture e dei trasporti, insieme alla riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico locale e il potenziamento della viabilità stradale esistente. Il dato emerge dai risultati del questionario ‘Partecipo anch’io‘, condotto da ‘Avventura Urbana’ per conto della Città Metropolitana di Firenze per la redazione, entro la fine dell’anno, del Piano strategico della Metrocittà, “vero e proprio strumento di governo e di lavoro del nuovo ente”, spiega il Sindaco Dario Nardella:
“L’elaborazione del Piano richiede confronto con tutti i soggetti che vivono nel territorio, dalle forze economiche alle associazioni di categoria, dalle Università alle Fondazioni bancarie al volontariato, e dunque è necessaria la partecipazione attiva della società civile. Se si ha presente che la Città Metropolitana è un ente strumentale a servizio dei Comuni e dei loro cittadini si comprende come non abbiano senso le polemiche ravvivate in queste ore e legate al sistema elettivo dei consiglieri: si tratta non di parlare di se stessi, magari per provocare paralisi, ma di avere come priorità un servizio da rendere alle comunità che sono stanche di questi atteggiamenti”.
I risultati del questionario sono stati presentati stamani in Palazzo Medici Riccardi. 968 i cittadini che hanno partecipato al sondaggio on line. Di questi le donne sono il 52 per cento. La maggioranza è di età compresa tra 31 e 56 anni (813 persone), con un titolo superiore alla licenzia media (quasi la totalità) mentre il 47 per cento è formato da da laureati o con titoli superiori.
Dall’area fiorentina il 33 per centro degli interventi, il 21 per cento dall’Empolese Valdelsa, il 24 per cento dai Comuni della Piana e dalle Signe; 8 per cento dal Chianti, 7 per cento dal Mugello e 7 per cento da Valdarno Valdisieve.
Ben l’84 per cento sa dell’esistenza della Città Metropolitana. Se il 35 per cento si sente già cittadino metropolitano, la percentuale di chi avverte ancora poco questa dimensione è il 39 epr cento.
L’identità della Metrocittà su cui puntare per il futuro è individuata nella qualità del vivere (bellezza, 35 per cento, e benessere, 23 per cento); seguono conoscenza (qualità della formazione e del sapere, 16 per cento) la solidarietà (accoglienza e inclusione sociale, 14 per cento); l’economia (viviacità del tessuto imprenditoriale, 12 per cento).
Il questionario individua risorse e priorità. Il patrimonio culturale e la ricchezza dell’offerta turistica (40 per cento) con la qualità del paesaggio (29 per cento) sono riconosciuti come i maggiori punti di forza della Città metropolitana fiorentina. Viceversa i punti di debolezza sono riscontrati nei collegamenti e nel trasporto pubblico (27 per cento) come anche nella “poca capacità di attrare nuovi investimenti e talenti” (16 per cento),
Ai fini dello sviluppo si deve puntare sul miglioramento delle infrastrutture e dei trasporti (25 per cento), sulla semplificazione e informatizzazione della burocrazia (18 per cento), sul sostegno allo sviluppo economico, all’impresa e all’occupazione (18 per cento).
Per favorire lo sviluppo economico non viene individuato un asse prioritario ma offerte alternative ritenute ugualmente importanti: strumenti per rendere omogenee alcune procedure autorizzative e regolamenti, azioni volte ad avvicinare il mondo della formazione a quello del lavoro, attrazione di nuovi invesitmenti, azioni di sostegno all’imprenditoria giovanile.
Per il turismo prioritario elaborare strategie di valorizzazione tra i vari territori della Città metropolitana (48 per cento).
Per migliorare i servizi al cittadino bisogna incrementare l’offerta dei servizi online (37 per cento) e valorizzare gli spazi pubblici e i luoghi di incontro (35).
Alla domanda “vorresti essere coinvolto/a in futuro delle iniziative della Città Metropolitana” il sì dato in risposta è al 58 per cento. (mb)
Per la Stampa. Su http://www.florence.tv/presskit/ (nome utente: ospite / password: ospite) cartella con interviste a Dario Nardella e Andrea Simoncini, coperture)