Progetto a cura di Valentina Gensini. Esposizione dal 19 settembre al 13 ottobre 2024
Il progetto, curato da Valentina Gensini, direttrice artistica di MAD Murate Art District, è sostenuto da Città Metropolitana e da Regione Toscana nell’ambito del progetto Regenerating Territories, vincitore del bando ToscanaIncontemporanea Giovani Sì 2024. E’ stato presentato martedì 17 settembre da Alfredo Esposito, Capo di Gabinetto della Metrocittà, Valentina Zucchi, Direttrice del Percorso Museale di Palazzo Medici Riccardi, Valentina Gensini e Gaia Bindi, Direttrice dell’Accademia delle Belle Arti.
Nel 1966 Firenze visse la dolorosa esperienza dell’alluvione, con oltre cento vittime e il danneggiamento o la distruzione di migliaia di capolavori d’arte e libri rari. Con lo sforzo congiunto di volontari italiani e stranieri molte di queste opere sono state restaurate, ma dopo questa tragedia la città ha dimenticato le rive dell’Arno, osservandolo “da lontano”, perdendo ogni intimità con il fiume. Da un decennio il Progetto RIVA stimola un’indagine critica ed interdisciplinare che ponga le basi per la progettazione di un parco fluviale nel cuore della città, attraverso la partecipazione di artisti, curatori, scienziati, biologi e architetti, italiani e stranieri.
Nell’ambito dell’edizione 2024, RIVA raggiunge il fulcro del centro storico cittadino riconnettendo l’originale tessuto fluviale in area urbana tramite un’esposizione collettiva, ambientata nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi e dedicata a giovani artisti. Valorizzando l’area in cui scorreva l’antico letto del torrente Mugnone – affluente dell’Arno – il progetto ricostruisce un ambiente sinestetico e arcaico che invita il visitatore a immergersi in un flusso relazionale.
Marcela Castañeda Florian, Chiara Gasbarro, Veronica Greco, Elisa Pietracito, Irene Scartoni, Giacomo Donati e Yun Zhang, questi i sette giovani artisti selezionati, tutti operanti nell’area metropolitana di Firenze, trasformano la Galleria delle Carrozze in un ambiente dove le opere site specific riflettono sulla percezione contemporanea delle forme naturali, creando un dialogo sensoriale che si estende dalle video-proiezioni alle installazioni sonore, fino a strutture monumentali che testimoniano le sfide climatiche e ambientali del nostro tempo.
Oltre alla produzione dei singoli lavori dedicati al tema della mostra, l’esposizione è stata concepita come un unico ambiente sensoriale, a cui gli artisti hanno lavorato insieme. Composizioni organiche e video-proiezioni riflettono sulla percezione contemporanea delle forme naturali attraverso un intimo dialogo sensoriale, mentre uno spazio sonoro espanso, volto a generare un graduale passaggio dal naturale all’artificiale, rivela le criticità della mimesi perseguita. Fino dall’ingresso, strutture monumentali testimoniano la recente crisi climatica e ambientale, e allo stesso tempo invitano a rigenerarsi in un’esperienza artistica immersiva e riconciliata con la natura.
Inaugurazione: 18 settembre ore 17.30
Biografie degli artisti
Marcela Castañeda Florian (1992) vive e lavora a Firenze. È maestra in arti plastiche (Università Jorge Tadeo Lozano), ha studiato architettura per poi iscriversi a Nuovi Linguaggi Espressivi – Decorazione (Accademia di Belle Arti di Firenze). La sua arte riflette sul ruolo di casa e abitare nello sviluppo dell’essere umano, esplora il legame tra corpo e dimora dal punto di vista antropologico e archeologico, pone attenzione ai legami e relazioni tra lo spazio e il suo essere artista e donna. Si definisce come un territorio organico in continua evoluzione, apprendimento, risonanza e trasformazione: visione che permea le sue opere, dove l’abitare diventa un’estensione del corpo. Alcuni dei lavori più recenti: Architettura di Sopravvivenza – INCIPIT II Casa di Dante (2023), Kosmo – Festival Spacciamo Culture Interdette, San Salvi, La Casa Addosso – Atlas Edge Campolmina (2024). Marcela inaugura inoltre il programma di studi d’artista organizzato da Toast Project Space presso Manifattura Tabacchi, Firenze (luglio – ottobre 2024).
Giacomo Donati (1999) e Irene Scartoni (1996) frequentano attualmente il biennio di Nuovi Linguaggi Espressivi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove hanno già conseguito la laurea in Decorazione e Pittura. Da marzo 2022 si sono uniti in un duo sotto il nome di Scartoni/Donati. La loro ricerca artistica riflette sul rapporto tra abitante e città, utilizzando l’intermedialità dei linguaggi tramite la decontestualizzazione di pratiche inerenti ai rapporti umani e indagando il modo in cui lo sguardo cambia la percezione dello spazio abitativo. Tramite un linguaggio transdisciplinare che spazia dalla sperimentazione sonora e performativa, all’uso di nuovi media e dispositivi tecnologici, giungendo ad Inserire frammenti di vita quotidiana in cornici fuori dall’ordinario. Vicini ai contesti di Carico Massimo e cantieri.fi con i quali figurano collaborazioni diversificate, nel febbraio 2024 espongono alla cinquantesima edizione di Arte Fiera Bologna per il padiglione Accademia a cura di Carlo Falciani.
Chiara Gasbarro (1995) ha trascorso gran parte della sua giovinezza e adolescenza tra Campobasso e Termoli. Nel 2014 si è trasferita a Firenze, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Artista visiva molisana che, attraverso l’osservazione attenta dello spazio, fisico e digitale, esplora le meraviglie del mondo cogliendone gli aspetti della realtà in modo poetico ne suggerisce la temporalità intesa come dimensione intima. Il concetto del rapido e frammentato scorrere del tempo nei suoi lavori trova espressione nella pittura di piccole dimensioni, nella fotografia, nel video, nelle installazioni e nella performance suggerendone la temporalità come dimensione intima. Ha preso parte a numerose mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui: VI edizione del Premio Internazionale GAeM, Biblioteca Classense (Ravenna); Sentipensare con l’Arno. A4C Arts for the Commons, MAD Murate Art District (Firenze); oltre ad altre mostre collettive a Firenze, Bologna, Siena, Belgrado, Parigi e Pechino.
Veronica Greco (1996), si laurea in Arti Visive/Pittura alla LABA di Firenze nel 2018. Nel 2021 consegue il Diploma Accademico di II livello in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi – Grafica all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Durante il suo percorso di studi ha collaborato con il dipartimento educazione di Palazzo Strozzi e con l’Ariel University di Gerusalemme. Ha esposto a: Galleria Frittelli di Firenze; Mac,n di Monsummano; Biennale di Monza 2021; YURTA Relazioni Culturali di Rapolano Terme; La Portineria PAC di Firenze; EUI – Villa Salviati a Fiesole; Manifattura Tabacchi di Firenze e a Milano presso Circolo di Nicole Saikalis Bay. Nel 2018 è stata assistente dell’artista Francesco Carone in occasione della mostra alla Galleria Spazio A di Pistoia; nel 2021 è stata performer in Fuori Base/Dentro Base di Cesare Viel presso BASE, Firenze. Dal 2021 è docente di Discipline Grafiche e Pittoriche e Discipline Grafiche pubblicitarie al liceo artistico di Pistoia e Pescia.
Elisa Pietracito (1998) lavora tra Firenze e la valle del Mugello. Ha frequentato il corso di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si è specializzata in Nuovi Linguaggi Espressivi. Nel 2024, Elisa ha presentato la sua mostra personale Memorie di un luogo: riflessioni naturali su Castelnuovo dei Sabbioni a cura di Ora Art Project presso il MINE Museo delle Miniere e della Memoria, dove ha esplorato la relazione tra memoria storica e ambiente naturale. Nello stesso anno, ha partecipato alla residenza Nouveau Grand Tour, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, presso il prestigioso Domaine de Boisbuchet. Nel 2023, ha esposto nella mostra collettiva In varietate concordia, curata dal collettivo DFTM1 presso l’EUI European University Institute. Tra le altre partecipazioni significative, ricordiamo la mostra diffusa Il gioco della Natura, curata da Gaia Bindi nel 2022, e Ceramica Dolce. Design e artigianato a Montelupo, curata da Silvana Annicchiarico presso Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino nel 2021.
Zhang Yun nasce ad Anhui, in Cina, il 20 aprile 1994. Ha frequentato il corso di laurea in Arti Plastiche con specializzazione in arte murale presso l’Accademia di Belle Arti di Tianjin dal 2014 al 2018. Arriva per la prima volta in Italia nel 2017 grazie alla partecipazione al programma di scambio internazionale organizzato dall’Università Tongji di Shanghai. A partire dal 2019 si trasferisce definitivamente a Firenze, dove ha frequentato il corso di laurea magistrale in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi – Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dal 2019 al 2022. Durante la sua carriera ha realizzato una serie di installazioni e opere pittoriche, scultoree e video- animate legate al rapporto tra uomo e natura. A partire dal 2015 ha partecipato a diverse mostre collettive presso Tianjin (Cina), Milano, Genova, Firenze e Livorno. Recentemente ha realizzato il progetto Urban Forest, che prevede una serie di installazioni dedicate al tema della questione ambientale. In particolare, parte dell’installazione Urban Forest 22-24 è ancora visibile presso Piazza San Firenze.
Si ringrazia per la collaborazione:
Testi curatoriali
Ilaria Nerli, Sara Onofrietti, Valentina Amelia, Veronica Bandini, Laura Bissolati, Alessandra Cavalleri, Lucrezia Gelardo, Mauel Panìco, Beatrice Pasquali, Matilde Tariello (Studenti ABA Firenze).
Valorizzazione mostra
Sara Ceccarelli, Veronica Greco, Camilla Marruganti, Elisa Pietracito. Valentina Amelia, Veronica Bandini, Marcela Castañeda Florian, Sara Cecchi, Aurora Cellini, Giacomo Donati, Chiara Gasbarro, Giorgia Genoviva, Francesca Mancuso, Vittoria Manteri, Flavia Marino, Giulio Nencini, Beatrice Pasquali, Irene Scartoni, Matilde Tariello (Studenti ABA Firenze).