Il Comune di Certaldo apre le porte del prestigioso Palazzo Pretorio a settantaquattro opere di Vinicio Berti, visibili fino al 25 ottobre, in occasione del centenario della nascita e dei trenta anni dalla morte (Scandicci 1921- Firenze 1991). E’ stato uno dei fondatori dell’Astrattismo Classico fiorentino, nonché illustratore ed autore di fumetti; nel 1945 fonda insieme ad altri artisti ed intellettuali comunisti il giornale culturale rivoluzionario “Torrente”. Nel 1947 approda alla pittura astratta, dopo una fase di rilettura del cubismo e del futurismo e nel 1950 firma il manifesto dell’Astrattismo Classico che sancisce la fine della distruzione e l’inizio della costruzione, scelta stilistica poi sempre mantenuta.
Berti è attivo negli anni ’80 anche nell’ambito del muralismo pittorico, con interventi permanenti nel Cinema Manzoni (adesso Accademia del Teatro Manzoni) di Firenze e nel 1986 con il grande murale realizzato sulla parete esterna del Palasport (adesso Nelson Mandela Forum), nell’anno di Firenze Capitale Europea della Cultura.
Fra le opere della mostra attuale, ospitate nelle sale dell’antico palazzo simbolo di Certaldo Alto, ve ne sono anche quattro di grande formato, acrilico su tela del 1991, anno della morte. Il percorso espositivo dedicato a Vinicio Berti segue quello dedicato a Gualtiero Nativi, che ha firmato con Berti ed altri artisti il manifesto dell’Astrattismo Classico.
Le opere di Vinicio Berti si possono ammirare nelle più importanti sedi espositive in Italia ed all’estero, tra cui il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro e gli Uffizi di Firenze.
Vinicio Berti. Uno sguardo verso il futuro