Ventitré ragazzi e ragazze dell’Istituto comprensivo Primo Levi di Tavarnuzze, Impruneta, sono partiti questa mattina per un viaggio-studio nelle terre confiscate alla Mafia in Sicilia, promosso dalla Città Metropolitana di Firenze a seguito della vincita del concorso tra scuole del primo e del secondo ciclo di Istruzione che hanno aderito al progetto del Piano metropolitano della Legalità.
Ad accompagnarli le due professoresse Elisabetta Farina e Paola Papini, insieme alla delegazione in rappresentanza della Città metropolitana: Sandro Fallani, Sindaco di Scandicci e Consigliere Metropolitana della Legalità, Brenda Barnini, Sindaco di Empoli e Vice Sindaca Città Metropolitana, Andrea Vitali, Consigliere Delegato del Comune di Impruneta alla legalità e Diye Ndiaye, Assessore alla Legalità di Scandicci e Coordinatrice del Tavolo della Legalità Città Metropolitana di Firenze.
Nei tre giorni di viaggio i ragazzi faranno attività didattica e incontreranno anche Don Luigi Ciotti, oltre a visitare un agrumeto a Belpasso e le città di Lentini e Catania.
Il Gruppo sarà ospitato presso la “Fattoria della Legalità”, che sorge in Contrada Cuccumella nel territorio di Lentini in provincia di Siracusa, una struttura realizzata grazie a un finanziamento di poco più di tre milioni di euro nell’ambito dei fondi del Programma operativo nazionale Sicurezza per lo sviluppo. La fattoria, inaugurata il lunedì 22 giugno 2015 alla presenza di Don Ciotti, sorge a dieci chilometri dal centro abitato su quarantadue ettari di terreni, confiscati alla mafia e assegnati in comodato d’uso gratuito per venticinque anni alla cooperativa sociale “Beppe Montana”.
Il progetto, finanziato dalla Città Metropolitana, attua l’Accordo di Rete denominato “Libera la tua terra per la promozione dell’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità”, firmato dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze, dalla Città Metropolitana di Firenze, dai Comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Firenze, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci, Sesto Fiorentino, San Casciano Val di Pesa e dalla Questura di Firenze.